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lunedì 19 dicembre 2011

ON THE ROAD

"Nashe non aveva nessun piano definito. Tutt'al più l'idea era di lasciarsi andare alla deriva per un po', viaggiare da un posto all'altro e vedere cosa succedeva. Pensava di stancarsi in un paio di mesi, e a quel punto si sarebbe seduto a riflettere sul da farsi. Ma i due mesi passarono e lui non era ancora pronto a smettere. A poco a poco, si era innamorato della sua nuova vita libera e irresponsabile, e una volta che questo accade, non c'era più nessuna ragione di smettere.
La VELOCITA' era la cosa essenziale, la gioia di sedersi in macchina e precipitarsi avanti attraverso lo spazio. Divenne il bene primario, una fame da saziare a ogni costo. Nulla attorno a lui per più di un momento, e poichè i momenti si susseguivano, era come se lui solo continuasse a esistere. Lui era il punto fermo in un vortice di cambiamenti, un corpo che restava in equilibrio, assolutamente immobile, mentre il mondo gli si gettava incontro e scompariva. L'automobile divenne il sacrario dell'invulnerabilità, un rifugio dentro il quale nulla poteva più colpirlo. Mentre guidava non aveva fardelli da portare, era libero dalla benchè minima particella della vita precedente. Questo non significa che nella sua mente non sorgessero i ricordi, ma sembrava che non recassero più nulla dell'antica angoscia. Forse con questo aveva qualcosa a che fare la musica, i nastri interminabili di Bach e Mozart e Verdi che ascoltava seduto al volante, come se in qualche modo i suoni emanassero da lui e impregnassero il paesaggio, trasformando il mondo visibile in un riflesso dei suoi stessi pensieri. Dopo tre o quattro mesi, aveva solo da salire in macchina per sentire che stava liberandosi del suo corpo, che appena premeva il piede sull'acceleratore e iniziava a guidare, la musica l'avrebbe trasportato in un mondo senza peso."
da "LA MUSICA DEL CASO" di Paul Auster

2 commenti:

  1. Qualche volta vorrei anch'io che i ricordi non facessero più affiorare antiche angosce...

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  2. @ Gdn: se i ricordi (dolorosi) ti inseguono, tu corri più veloce di loro, per non farti raggiungere :)
    un bacio, buona giornata!

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