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martedì 31 gennaio 2012

PREMIO VERSATILE BLOGGER :)

Ciao a Tutti! Cristina - dello splendido blog VIA DEI TIGLI  http://incantevolispruzzi.blogspot.com/
 mi ha insignita del PREMIO "THE VERSATILE BLOGGER" ---> grazie mille Cristina! :)
...quindi mi accingo a fare il giochino, riportando qui di seguito regole e nomine...
Allora... vediamo...
STEP 1: devo DIRE 7 COSE DI ME
1) adoro il MARE, fonte di ispirazione anche per le mie poesie... ma soprattutto luogo di vacanza! beh, va bene anche la montagna, purchè si vada in VACANZA!!! 
2) non mi piace la PIOGGIA, mi fa malinconia  (a meno che non sia a letto al calduccio... allora può anche piacermi sentire il rumore delle goccioline di pioggia sui lucernari della mia mansarda - in cui, appunto, ho la camera da letto) 
3) sono abbastanza SPORTIVA (tempo - e impegni - permettendo): faccio aquagym & hydrobike in piscina e, quando è bel tempo, mi piace andare in giro in bici e passeggiare 
4) adoro le FRAGOLE con PANNA 
5) mi piacciono i FIORI, ma non tanto recisi nei vasi, quanto piuttosto vederli felici nei prati e giardini 
6) incredibile ma vero, da piccola non ho mai avuto una... TROTTOLA! non che mi mancassero i giochi, anzi! ne ero sommersa... ma la trottola mi mancava! ...che poi, a pensarci bene, è un gioco un po' assurdo...  mah! 
7) adoro LEGGERE e bere il tè 

lunedì 30 gennaio 2012

MANDARE IN FRANTUMI UNA STORIA

"Dopotutto, è talmente facile mandare in frantumi una storia. Spezzare una catena di pensiero. Sciupare il frammento di un sogno portato in giro con precauzione, come un pezzo di porcellana.
Lasciarlo stare, viaggiarci insieme, è fra tutte la cosa più difficile da fare."
da "IL DIO DELLE PICCOLE COSE" di Arundhati Roy

giovedì 26 gennaio 2012

PREMIO LIEBSTER BLOG :)

Il blog vince il premio Liebster Blog.

...ed è con tanta, tanta riconoscenza che ringrazio
 Bianca Rita del bellissimo blog B. http://biancacataldi.blogspot.com/
per aver premiato il mio blog come "amabile" :)




e adesso, ecco qui le regole da rispettare:

1. Il ricevente del premio dovrà ringraziare il blog che l'ha premiato e linkarlo http://biancacataldi.blogspot.com/ --->grazie mille Bianca Rita 


2. Dovrà copiare e incollare l'immagine del Liebster Blog.


3. Scegliere 5 blog meritevoli con meno di 200 iscritti.


4. Avvisare i blogger con un commento sul loro blog.


...ed ecco a voi i 5 blog che ritengo davvero meritevoli:

1. Letterando con Marty

2. La luna di carta

3. Via dei Tigli

4. Iulia Lampone

5. La dura vita di Narya

PASSATO, PRESENTE, FUTURO

"Almeno questo ora è limpido e chiaro: nè FUTURO nè PASSATO esistono, e solo impropriamente si dice che i tempi sono 3 (PASSATO, PRESENTE, FUTURO), ma più corretto sarebbe forse dire che i tempi sono 3 in questo senso: PRESENTE di ciò che è PASSATO, PRESENTE di ciò che è PRESENTE e PRESENTE di ciò che è FUTURO.
Si, questi 3 sono in un certo senso nell'anima e non vedo come possano essere altrove: il PRESENTE di ciò che è PASSATO è la MEMORIA, di ciò che è PRESENTE è la PERCEZIONE, di ciò che è FUTURO è l'ASPETTATIVA."
da "CONFESSIONI" di Agostino

lunedì 23 gennaio 2012

“LA LETTERA D’AMORE” di Cathleen Schine

Carissimi/e Lettori/Lettrici del mio blog,
non intendo tediarvi con un ennesimo post che riporta altri passaggi tratti dal libro "LA LETTERA D'AMORE": 5 post mi sembrano già più che sufficienti! ...e poi, nel caso voleste acquistare il libro, non vorrei mai togliervi del tutto il piacere della lettura!
Alcuni di voi, incuriositi da questi miei post, mi hanno chiesto un parere se valga la pena acquistare o no il libro in questione... (non vi nascondo che la domanda che mi e' stata rivolta mi ha riempita di gioia: mi fa davvero molto piacere condividere con voi opinioni, commenti, critiche sui libri che mi (e vi) hanno appassionato di più).
Per rispondere alla vostra domanda, direi che a me il romanzo "LA LETTERA D'AMORE" è piaciuto molto (ma questo è evidente ...altrimenti non avrei riportato così tanti post sull'argomento). Certo non è assolutamente quello che si definisce una "lettura impegnata", ma talvolta anche una lettura leggera (soprattutto se non è banale) può risultare piacevole.



Riporto qui di seguito alcune recensioni sull'argomento:
"Una libreria tinta di rosa, sulla costa atlantica degli Stati Uniti. Una bella libraia, divorziata senza rimpianti e appassionata del suo mestiere. Un variegato ventaglio di clienti e commessi. Infine, una lettera d'amore che sbuca fra la posta. Non si sa chi l'abbia scritta, non si capisce a chi sia rivolta. Ma quelle parole si insinuano nella mente della libraia e creano una serie di eventi. Fino alla sorpresa finale."

RECENSIONE DE "L'INDICE":
recensione di Nadotti, A., L'Indice 1997, n. 3
Questo romanzo di Cathleen Schine, il primo tradotto in italiano, ha in qualche misura l'andamento di una fiaba, il che autorizza ad iniziarne la recensione con un "c'era una volta". C'era una volta, dunque, non molto tempo fa, in una cittadina del New England, non lontano da Boston e dai primi insediamenti dei Padri Pellegrini, una bella libraia di nome Helen, non più giovanissima e tuttavia assai attraente, che regnava con passione sul suo piccolo regno, una libreria "composta di quattro stanzine. La poesia occupava la più piccola (...). Le due stanze principali erano piene di narrativa e saggistica, la quarta, la più riposta, nel retro del negozio, era dedicata alla storia militare". Nella libreria, ricavata da una vecchia casa col tetto spiovente e arredata con gusto, lavorano anche un'amica di Helen - fata contemporanea capace di far quadrare i bilanci -, due studentesse e uno studente; universitari in vacanza che condividono con la loro datrice di lavoro la passione per la lettura e una certa disinvoltura intellettuale nel consigliare i clienti, peraltro numerosi e fedeli. A turbare un'esistenza gratificante, ma tutto sommato abbastanza monotona, anche per quel tanto di autocompiacimento che la contraddistingue, giunge una lettera - la lettera d'amore del titolo - anonima, quasi cifrata, di cui Helen, per quanto ci si arrovelli, non riesce a immaginare il mittente. Salvo convincersi subito, e non sbaglia, che ci dev'essere un errore, non può essere lei la destinataria. Infatti non lo è, eppure, per una serie di fiabeschi artifici, indirettamente lo diventa. Nella calura estiva che avvolge la cittadina, quel foglio misterioso e perturbante, vero e proprio oggetto fatato, per dirla con Propp, ha la curiosa funzione - che è anche punto di forza narrativo del romanzo - di sottoporre ognuno dei personaggi a svariate prove di passaggio, moderne per forma e risultati, e a felici transizioni, che segnano una rivincita dei sentimenti e del desiderio sessuale nell'atmosfera di sonnolento benessere di Pequot, e ricreano, nella vita troppo premeditata della protagonista, lo spazio per l'imprevisto amoroso. Mi sembra il lato più originale di questo romanzo lieve e, direi, sornione più che ironico, un consapevole e divertente rimescolamento delle carte - tra le generazioni, tra i sessi, nelle amicizie - in un'estate atlantica terribilmente afosa e "politically correct".

sabato 21 gennaio 2012

LETTERA D’AMORE (5)

"Lei si voltò dall'altra parte. Sei cosi' bello da guardare, pensò. La tua bellezza toglie il fiato. Lasciarti è un atto fisico che non ha niente a che fare con l'alzarsi e il varcare una porta. Strappare, dilaniare, svellere. Sono questi i verbi. O meglio, gli infiniti. Sono infiniti, no? A volte mi dimentico. Non voglio dimenticare. Non voglio lasciarti, neanche per un attimo. Non voglio infilarmi questa maglietta. Non voglio correre a casa e dormire in un letto dove tu non ci sei."
da "LA LETTERA D'AMORE" di Cathleen Schine

mercoledì 18 gennaio 2012

LETTERA D'AMORE (4)

"Lei, che interrompeva perfetti sconosciuti per correggergli la sintassi, ora non voleva correggere niente. Quanti uomini aveva provato a cambiare, a plasmare, a sgrossare? Ma quando guardava Johnny, quando lo teneva tra le braccia, aveva voglia di sussurrargli: non cambiare! Io non investo su di te, non ho bisogno di cambiarti, non desidero plasmarti, nè sgrossarti. Vestirti? Preferirei spogliarti. Noi non siamo fatti l'uno per l'altra. Ma tu sei fatto per me. Non ti voglio come potresti essere. Ti voglio come sei."
da "LA LETTERA D'AMORE" di Cathleen Schine

martedì 17 gennaio 2012

LETTERA D’AMORE (3)

"Ogni tanto provava a immaginare come sarebbe stato con Helen, ma l'unica cosa che riusciva davvero a immaginare, chiarissima, era Helen; tutti i suoi sensi le davano il benvenuto, tendevano le braccia per vederla e toccarla, per respirarla, assaporarla, per ascoltare la melodia sommessa della sua voce. Sarebbero stati insieme, soli. Il suo desiderio era cosi' casto. Toccarle le labbra con le sue. Sentire i suoi capelli sulla guancia. Solo una volta. E poi un'altra."
da "LA LETTERA D'AMORE" di Cathleen Schine

lunedì 16 gennaio 2012

LETTERA D’AMORE (2)

"Aveva girato il viso verso il suo e gli aveva posato sulle labbra un bacio leggerissimo, un bacio che era un sospiro, un alito di vento tiepido, un petalo caduto da un ramo in fiore."
da "LA LETTERA D'AMORE" di Cathleen Schine

sabato 14 gennaio 2012

LETTERA D'AMORE

"Dear ...,
come ci si innamora?
Si cade? Si inciampa, si perde l'equilibrio e si cade sul marciapiedi, sbucciandosi un ginocchio, sbucciandosi il cuore? Ci si schianta per terra, sui sassi? O è come rimanere sospesi oltre l'orlo di un precipizio, per sempre?
So che ti amo quando ti vedo, lo so quando ho voglia di vederti.
Non un muscolo si è mosso. Nessuna brezza agita le foglie. L'aria è ferma. Ho cominciato ad amarti senza fare un solo passo. Senza neanche un battito di ciglia. Non so neppure quando è successo.
Sto bruciando. E' troppo banale per te? No, e lo sai. Vedrai. E' quello che capita, è quello che importa. Sto bruciando.
Non mangio più, mi dimentico di mangiare, mi sembra una cosa sciocca, che non c'entra.Se ci bado. Ma non bado a niente.
I miei pensieri straripano furiosi, una casa piena di fratelli, legati dal sangue, che si dilaniano in una faida:
- Mi sto innamorando.
- Tipica scelta stupida.
- Eppure... L'amore mi tormenta come se fosse dolore.
- Si, continua cosi', manda a puttane la tua vita. E' tutto sbagliato e lo sai. Svegliati. Guarda le cose in faccia.
- C'è una faccia sola, l'unica che vedo, quando dormo e quando non dormo.
Stanotte ho buttato il libro dalla finestra. Ho provato a dimenticare.
Tu non vai bene per me, lo so, ma quello che penso non mi interessa più, a meno che non pensi a te.
Quando sono accanto a te, davanti a te, sento i tuoi capelli che mi sfiorano la guancia anche se non è vero.
Qualche volta guardo altrove. Poi ti guardo di nuovo.
Quando mi allaccio le scarpe, quando sbuccio un'arancia, quando guido la macchina, quando vado a dormire ogni notte senza di te, io resto, come sempre your ...".
da "LA LETTERA D'AMORE" di Cathleen Schine

giovedì 12 gennaio 2012

COME "PORTATE" LA VOSTRA VITA?

"Addio, Amelia Bacchini, che mi hai fatto capire che la vita si porta come una gatta sotto il braccio, verso un'apparizione, attraverso un giardino pieno di attese."
da "I SENSI INCANTATI" di Alberto Bevilacqua

...e voi come la "portate" la vostra VITA? la indossate come una camicia di seta leggera e svolazzante? o ne sentite addosso il peso come se fosse un'armatura medievale? a voi la parola! ^.^

martedì 10 gennaio 2012

LA SINTONIA NEI PASSI DI UN BALLO (e NELL'AMORE)

"Una canzonetta arriva da una casa vicina, e ci pare una di quelle malie che racchiudono la melodia della vita quando la sentiamo allontanarsi, lasciando dietro di sè, e in noi, il timore di esserne esclusi, di non poter più rispondere, col nostro ritmo, alla bellezza del suo.
Prendo Miriam per la vita e bastano pochi giri. La solitudine opera il più semplice dei suoi giochi di prestigio. Ciascuno di noi due si accorge che non anticipa e non segue l'altro: giriamo all'unisono, come se avessimo ballato insieme da sempre. Siamo capaci di leggerci negli occhi la precisione infallibile della sintonia che ci muove, e questa sintonia fa compiere ad entrambi un passo in quella nostalgia reciproca che ci figuriamo quando pensiamo all'eventualità di lasciarci per sempre".
da "I SENSI INCANTATI" di Alberto Bevilacqua
Pierre-Auguste Renoir La danse à Bougival

domenica 8 gennaio 2012

PILLOLA (di filosofia) CONTRO LA TIMIDEZZA E LA RASSEGNAZIONE

Con il finire della settimana, eccoci giunti all'ultima pillolina di filosofia (tratta sempre dal libro di Alain De Botton).
Allacciarsi le cinture. Perchè seguire i consigli di NIETZSCHE è un'avventura spericolata. Altro che praticare la moderazione. "Piacere e dispiacere", proclama, "sono talmente annodati insieme che chi vuole avere il più possibile dell'uno deve avere anche il più possibile dell'altro. Sta a noi la scelta: o il minor possibile dispiacere - assenza di dolore - oppure il maggior possibile dispiacere come prezzo da pagare per raggiungere gioie estreme". E' la filosofia del "chi non risica non rosica". Roba per gente forte (il Superuomo), che non teme nessuna passione, odio e brama di dominio.
NIETZSCHE fini' per essere apprezzato (o, meglio, frainteso) dall' "intellighenzia" nazista. Ma il suo messaggio, all'osso, è: non tutto ciò che ci fa sentire meglio è un bene, non tutto ciò che ci fa soffrire è per forza un male.

PERCHE' LEGGERLO:
Per dare una sferzata all'umore.

A CHI SERVE:
- Ai timidi, agli esitanti, ai rinunciatari.
- A chi non ne può più dello "stoicismo laico" e della "cristiana rassegnazione".

FRASI CHIAVE:
"Se deprimete l'umana capacità di soffrire, allora dovete deprimere e attenuare l'umana capacità di gioire."

In questo caso, la pillola in questione, sarà la NIETZSCHERIL (!!!) (leggere attentamente il foglietto illustrativo e le modalità d'uso) 
NIETZSCHERIL: fiale, bustine, compresse volumi da 100, 500, 1000 pagine
Indicazioni: Noia, catatonia, depressione, stati acuti di razionalità.
Posologia: Uomini: 2 bustine 3 volte al di'. Superuomini: 10 fiale 3 volte al di'.
Effetti collaterali: Incontinenza dell'ego. Narcisismo. Stati di ebbrezza e di sovraeccitazione. 

sabato 7 gennaio 2012

PILLOLA (di filosofia) CONTRO LE DELUSIONI D'AMORE

(...sempre dal libro di Alain De Botton...)
Non lasciamoci scoraggiare da titoli tipo "Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente" o dalla sua fama di pessimista!
SCHOPENHAUER si legge in scioltezza, i suoi acidi corrosivi sono modernissimi. Innamorato e respinto, trova consolazione nel concetto della "VOLONTA' DI VIVERE". Ovvero: gli impulsi amorosi mirano soltanto alla conservazione e alla riproduzione della specie. E all'intelletto, ammesso che se ne renda conto, non resta che assistere allo spettacolo di questa forza biologica, la "VOLONTA' DI VIVERE", che tutto travolge.
Insomma, Schopenhauer anticipa di un paio di secoli gli scienziati "riduzionisti" di oggi: uomini e donne sono poco più che strumenti per la riproduzione del Dna.
Altra consolazione: l'attrazione sessuale-riproduttiva non è quasi mai compatibile con l'intesa caratteriale. La conclusione? Alla rottura di un fidanzamento rallegratevi per lo scampato pericolo!

PERCHE' LEGGERLO:
- Per curare i postumi (rimpianti, rimorsi, rancori) di una rottura sentimentale.
- Per placare gli eccessi di ottimismo, quasi sempre seguiti da pericolose disillusioni.

A CHI SERVE:
- A chi soffre di offuscamento della vista per "congestione" sentimentale.
- A divorziati e separati, specie se con prole.

FRASI CHIAVE:
"Esiste un unico errore innato: credere che noi viviamo per essere felici... Ecco perchè quasi tutti gli anziani hanno sul volto quell'espressione di disappunto."
"E' rarissimo che amore appassionato e convivenza felice procedano all'unisono... La volontà della specie è cosi' forte che l'amante chiude gli occhi su tutte le altre caratteristiche che gli sono odiose, lasciandogli un'odiosa compagna di vita non appena la volontà della specie si sarà realizzata."
"Sposarsi significa fare tutto il possibile per rendersi reciprocamente degni di disgusto."

venerdì 6 gennaio 2012

PILLOLA (di filosofia) CONTRO L'ANSIA

Come seguito dei post precedenti, ecco la terza pillola di filosofia, sempre dal libro di Alain De Botton.
Fa' scontrare la forza del desiderio contro il muro della realtà, ed eccoti un bel senso di frustrazione. Seguito in genere da rabbia o depressione, a seconda dei casi.
Se ce la prendiamo tanto - ammonisce SENECA - è a causa delle aspettative troppo ottimistiche nei confronti del mondo e delle persone. Siccome a ferirci sono soprattutto le cose che non ci aspettiamo affatto, è utile tener sempre in mente l'eventualità che accada il peggio. Come dire... un pessimismo preventivo :)
In realtà, SENECA, per quanto stoico, se la spassava alla grande, dato che era un alto funzionario imperiale, il precettore di Nerone. Ma si allenava a fare a meno di onori e ricchezze (lo stoicismo non prescrive la povertà, insegna solo a non temerla). E anche a spogliarsi del "senso di ingiustizia", quello che ci insegnano da piccoli, secondo cui se ci comportiamo bene non può succederci nulla di male. A lui successe, eccome! Il suo ex allievo Nerone gli ordinò di tagliarsi le vene, un giorno d'aprile del 65 d.C.
La sua lezione si può riassumere cosi': la SAGGEZZA sta nel distinguere tra ciò che si può e ciò che non si può cambiare. Nel secondo caso è inutile agitarsi, il risultato sarebbe solo quello di stare ancora più male.

PERCHE' LEGGERLO:
- Per la sua efficacia in casi di ansia, rabbia, frustrazione.
- Agevola e accelera l' "elaborazione dei lutti".
- Utile anche come cura per i deliri di onnipotenza!

A CHI SERVE:
A tutti quelli che si sentono stressati dalle infinite contrarietà quotidiane.

In questo caso, la pillola in questione, sarà la SENECAL (!!!) (leggere attentamente il foglietto illustrativo e le modalità d'uso)
SENECAL: compresse e bustine da 100, 500 pagine; confezione speciale da 1000 pagine
Indicazioni: Difficoltà di vivere e stress.
Posologia: Adulti: 20 pagg. al di'; Ragazzi: solo su indicazione del prof!

giovedì 5 gennaio 2012

PILLOLA (di filosofia) CONTRO LA SCHIAVITU' DEL DENARO

...ed eccoci alla seconda PILLOLA (di filosofia!)...
(sempre dal libro "Le consolazioni della filosofia" di Alain De Botton)
I soldi non bastano mai? Si, a chi non sa godere le cose essenziali della vita, diceva EPICURO.
EPICURO sosteneva che "il piacere è il principio e il termine estremo della vita felice" e che la filosofia è una guida al piacere. Ma i piaceri autentici, gli ingredienti indispensabili per star bene, si riducono a pochi essenziali: gli affetti (amore e amicizia), la libertà, il poter discutere, imparare, pensare. Insomma, EPICURO era un minimalista, un fautore del "simple living" con un millennio e più d'anticipo. Il succo del suo messaggio è di abbagliante buonsenso: se abbiamo molti soldi ma non abbiamo amici nè libertà nè conduciamo una vita "ponderata", non saremo mai veramente felici. Se invece abbiamo tutto questo tranne i soldi, non saremo mai veramente infelici.
Morale: goditi il tuo maglione, anche se non è di cachemire. E se ti compri un maglione di cachemire domandati se invece non avresti più bisogno di calore umano :)

PERCHE' LEGGERLO:
- Per sconfiggere la bulimia da shopping.
- Per sconfiggere la sindrome compulsiva-ossessiva secondo cui soldi e carriera sono tutto nella vita.
- Per potenziare l' "assorbimento" dei bei momenti che la vita ci offre.

A CHI SERVE:
- Alle fashion-victim e ai malati di status-symbol.
- A chi soffre di squilibrio fra il tempo dedicato al lavoro e quello dedicato agli affetti.

In questo caso, la pillola in questione, sarà l'EPICURENE (!!!) (leggere attentamente il foglietto illustrativo e le modalità d'uso)
EPICURENE: lettere, massime e frammenti da 10, 20 e 30 righe
Indicazioni: Turbamenti d'animo, mal di vivere, rassegnazione al proprio destino.
Posologia: 2 frammenti al di', a stomaco vuoto.

mercoledì 4 gennaio 2012

PILLOLA (di filosofia) CONTRO LA PAURA DELL'INSUCCESSO

Come promesso nel mio post precedente, ecco la prima PILLOLA (di filosofia!): quella CONTRO LA PAURA DELL'INSUCCESSO...
(dal libro "Le consolazioni della filosofia" di Alain De Botton)
Lui è finito male, condannato a bere una tazza di cicuta in una prigione di Atene, il 399 a.C. Era accusato di "destabilizzare" lo Stato e di corrompere la gioventù. Ma per chi vive in una moderna democrazia, dove non si rischia la vita, SOCRATE ha molto da insegnare. Innanzitutto che a soffocare il nostro senso critico non è soltanto l'ostilità del prossimo ma anche il dubbio che, se una cosa è accettata dalla maggioranza, è probabile che siamo noi ad aver torto. E invece no, diceva Socrate, sottoponiamo a una critica razionale tutto quello che gli altri affermano. La validità di un'idea non dipende dal fatto che sia impopolare oppure no, ma dalla sua ragionevolezza. Evitare la cicuta - ammette De Botton -  è comunque un'idea ragionevole!

PERCHE' LEGGERLO:
- Per superare la depressione causata dall' "essere diversi".
- Per imparare a ragionare con la propria testa.
- Per riacquistare un po' di energia anticonformista.

A CHI SERVE:
-  Ai figli con genitori troppo autoritari.
- A chi lavora con un capo che dice sempre "Perchè? Perchè si!"

FRASI CHIAVE:
"Ho sempre cercato di persuadervi che per diventare veramente virtuosi e sapienti bisogna curarsi di sè stessi prima che delle proprie cose."
"Non bisogna preoccuparsi di quello che potrà dire di noi il volgo, ma solo di ciò che potrà dire di noi colui che s'intende del giusto e dell'ingiusto".