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domenica 23 dicembre 2012

***FELICE***NATALE***


Carissimi Lettori e Lettrici del mio blog (e anche cari "viandanti telematici" che capitate qui per caso),
Vi giungano i miei migliori auguri per un NATALE ricco di gioia, serenità e magiche sorprese! 

...ed ora, ecco alcune immagini degli alberi di Natale più originali trovati girovagando per la rete...

per GLI INTELLETTUALI: basta spostare qualche libro qui e là nella vostra libreria e il gioco è fatto 

per "CHI HA SETE" (!!!): nel caso vi venisse sete, ecco l'albero di Natale fatto con bottiglie di birra 

per I DISEGNATORI: ecco un facilissimo albero di natale che potete creare in un istante mentre fate la punta alla matita 

per I PASSIONALI: albero di natale con estintori per "spegnere i bollenti spiriti"!!! 

venerdì 14 dicembre 2012

IL FREDDO GRIGIORE DELLA NOIA


"La sua vita era fredda come una soffitta con il finestrino a settentrione, e la noia, ragno silenzioso, tesseva nell'ombra la tela in tutti gli angoli del suo cuore."
da "MADAME BOVARY" di Gustave Flaubert

martedì 4 dicembre 2012

L'ATTESA


"Nel fondo della sua anima, Emma aspettava che qualche cosa accadesse.
Come i marinai in pericolo, volgeva gli occhi disperata sulla solitudine della sua vita e cercava, lontano, una vela bianca tra le brume dell'orizzonte. Non sapeva che cosa l'aspettava, quale vento avrebbe spinto quella vela fino a lei, su quale riva l'avrebbe portata, né sapeva se sarebbe stata una scialuppa o un vascello a tre ponti, carico di angosce o  pieno di felicità fino ai bordi.
Ma tutte le mattine, svegliandosi, sperava che fosse il giorno buono, ascoltava ogni rumore, si alzava di colpo, si stupiva che non accadesse niente. Al tramonto, sempre più triste, desiderava di essere già al giorno successivo."
da "MADAME BOVARY" di Gustave Flaubert

venerdì 30 novembre 2012

"IL LUNEDI' ARRIVA SEMPRE DI DOMENICA POMERIGGIO" di MASSIMO LOLLI

Ciao a Tutti!
Come completamento dei miei post precedenti (relativi a estratti dal libro "IL LUNEDI' ARRIVA SEMPRE DI DOMENICA POMERIGGIO"), riporto qui seguito alcune righe da me scritte nel lontano 2009, dopo essere stata alla presentazione del libro...
Oggi - 18/09/2009 - sono andata alla presentazione dell'ultimo libro di MASSIMO LOLLI... o, per dirla in un modo che fa più "intellettuale", ho partecipato ad un "incontro con l'autore".
La presentazione in questione si è svolta in un paese vicino al mio, in una Libreria Mondadori ed è durata poco più di un'ora. E' stato un diversivo molto piacevole: purtroppo non capita spesso di poter assistere a presentazioni così nelle librerie qui in zona. In genere le librerie, qui, sono poco più che negozi, in cui si entra, si compra e si esce (spesso senza nemmeno trovare consigli da chi ci lavora dentro e senza scambiare opinioni sui libri letti, anche se sarebbe davvero piacevole e interessante poterlo fare). Per l'occasione, in libreria hanno preparato anche le seggioline, tutte vicine, distribuite in varie file ...un po' come al cinema!
L'autore (che non avevo mai visto prima) si è rivelato simpatico e disponibile. Ha presentato il suo ultimo libro e ha risposto alle domande di un giornalista e a quelle del pubblico presente in sala. Si è creato un bel clima, confidenziale. LOLLI ha raccontato anche un po' della sua vita e di quello che di sé c'è nel protagonista del suo romanzo.
Ha preso spunto dalle tematiche del libro per parlare anche della situazione generale, della crisi. Mi ha colpito quando ha detto che, attualmente, il vero "soggetto sociale" sono i pensionati, ovvero persone di mezza età (non più giovani, ma nemmeno anziani) che, dopo aver lavorato tanti anni, sono riusciti a raggiungere un traguardo importante e, in un certo senso, a "mettersi al sicuro dalla crisi". Questa categoria di persone, infatti, se ha una pensione dignitosa, può garantirsi un tenore di vita costante e mediamente agiato, frequentare magari qualche corso in palestra o corsi culturali, dedicarsi a qualche hobby e condurre una vita di coppia felice, senza troppi pensieri, contando sul fatto di un'entrata di denaro sicura, anche se non particolarmente elevata. LOLLI, a ragione, osservava che, mentre in passato gli anziani (che qualche decennio fa si definivano "vecchi") erano rinchiusi in casa, ora invece sono ovunque: per strada, in palestra, nei circoli culturali, in vacanza in giro per il mondo, alle presentazioni dei libri (anche alla sua c'erano più persone over 50 che giovani). I giovani, invece, oggi sono smarriti nelle loro incertezze in ambito lavorativo e sentimentale.
Un altro punto su cui ha messo l'accento, è stato quello che ormai, tutti noi, siamo ossessionati dall'idea che "per essere all'altezza" serva specializzarsi in più cose possibili. Corsi di computer, di inglese, corsi per mantenersi in forma, perfezionarsi, essere sempre al passo con i tempi, con tutto! in una continua rincorsa alla "perfezione" in tutti gli ambiti della vita, per poter così trovare il lavoro migliore (che poi invece, magari, non otterremo mai), per garantirci il matrimonio perfetto (che poi, invece, finirà per naufragare dopo pochi anni), e via dicendo...
Ho trovato utile il suo modo di cercare di ironizzare anche sulle situazioni più tragiche, per affrontarle e (si spera) superarle.
Non ho ancora letto il suo libro, ma sono rimasta entusiasta della presentazione e, incuriosita, penso che lo acquisterò.
L'autore dice che a lui piacciono i finali realisti, con ottimismo. Forse proprio quello di cui abbiamo bisogno nella vita. Di rialzarci quando siamo sconfitti, rimboccarci le maniche e ricominciare, con ottimismo e fiducia (ma senza farci troppe illusioni che sia tutto facile o che qualcun altro risolva le cose per noi). Mi ha dato l'impressione di essere un tipo "concreto", di una concretezza positiva, non un intellettuale che vive in un suo mondo scollegato dalla realtà.
A distanza di 3 anni, posso dire che:
- il libro alla fine non l'ho acquistato ma mi è stato regalato da 3 amiche/colleghe :)
- con la crisi ancora in corso (e, anzi, ulteriormente peggiorata), mi sa che, purtroppo, neanche i pensionati hanno più molte certezze :(

Riporto alcuni cenni su "Il lunedì arriva sempre di domenica pomeriggio" e su Massimo Lolli, ricavati dal suo sito www.lolliwood.com

A Vicenza si fa sesso per cooptazione. Non è importante corteggiare, è importante accrescere la propria appetibilità sociale. E Andrea Bonin, manager di successo dei Tessuti Brustolon, è l’uomo più cooptato in città. Donne giovani, meno giovani, non più giovani, tutte cercano Bonin. Ma da tempo non si vede più in giro, pare che lavori a Milano. Eppure lui è a Vicenza, non a Milano, ma non si fa vedere. Sbuca di buon mattino dal suo palazzetto d’epoca nel centro storico , imposta curriculum, telefona a segretarie che non gli passano il capo, vaga per cimiteri, seduce giovani donne, raccatta attempate tardone. Ha perso il lavoro da più di un anno e non ne trova uno nuovo. Lui che era un figo è diventato uno sfigato, e non vuole che si sappia in giro. L’unica speranza è a diecimila kilometri da casa, a Shangai, dove ha un appuntamento con Mister Ma, top manager della Whang Corporation…
In diretta dalla realtà, narrato dalla viva voce del protagonista, Il lunedì arriva sempre di domenica pomeriggio è un romanzo crudo ed esilarante sul nostro tempo, dove invecchiare è una colpa, lavorare un privilegio, amare un lusso.

Massimo Lolli ha pubblicato Innamorasi di una milanese ( Archinto, 1995),Volevo solo dormirle addosso ( Limina, 1998) – da cui è stato tratto l’omonimo film per il cinema presentato al Festival di Venezia 2004 - , Io sono Tua (Piemme, 2003). Ha scritto la sceneggiatura di No Smoking Company - Globo d’Oro 2007 per il miglior cortometraggi. Ha compilato la voce manager per il Dizionario affettivo della lingua italiana ( Fandango, 2008).

venerdì 23 novembre 2012

IL TEMPO e LA MEMORIA


"La MEMORIA avvicina le persone e il TEMPO trascorso le allontana."
da "IL LUNEDI' ARRIVA SEMPRE DI DOMENICA POMERIGGIO" di Massimo Lolli

venerdì 16 novembre 2012

CERCARE LAVORO E'... UN LAVORO


"Tu stai cercando un NUOVO LAVORO, e precisamente stai cercando un LAVORO STABILE, dico bene?"
"Si."
"Dunque tu stai CERCANDO UN LAVORO?"
"...si."
"Bene. Ora ti faccio qualche domanda, rispondi sinceramente. Cominciamo: dedichi almeno un'ora al giorno alla ricerca di un nuovo lavoro?"
"No."
"Sai elencarmi dieci ruoli, diversi da quello attuale, che ritieni siano congruenti con le tue caratteristiche personali e professionali?"
"No."
"Tutti i potenziali datori di lavoro, a Vicenza, in Italia e nel mondo, hanno sulla loro scrivania il tuo curriculum vitae?"
"No."
"Quando invii un curriculum ti chiamano per un colloquio?"
"No."
"Dopo un colloquio di lavoro vieni assunta?"
"No."
"Ti ho fatto 5 domande e per 5 volte mi hai risposto di NO. Questo vuol dire che tu non stai cercando un lavoro. Mi hai detto che stai cercando lavoro, ma questa non è la verità, la verità è che tu desideri un nuovo lavoro, ma non lo stai cercando. La differenza fra DESIDERIO e RICERCA, è che nel desiderio ci si strugge, nella ricerca si lavora.
Cercare lavoro non è un desiderio. Cercare lavoro è un lavoro."
da "IL LUNEDI' ARRIVA SEMPRE DI DOMENICA POMERIGGIO" di Massimo Lolli

giovedì 8 novembre 2012

LO "SPETTEGULESS" COME "CONTROLLO SOCIALE" :)


"Esistono 3 tipi di CONVERSAZIONE:
quella che parla del MONDO, e produce IDEE;
quella che parla dei PRESENTI con i PRESENTI, e produce RELAZIONI;
quella che parla degli ASSENTI con i PRESENTI, e produce CONTROLLO SOCIALE."
da "IL LUNEDI' ARRIVA SEMPRE DI DOMENICA POMERIGGIO" di Massimo Lolli
 

venerdì 2 novembre 2012

L'OBLIO e I RICORDI


"L'OBLIO svolge la sua funzione, come un mantello che ripara o una brezza che rinfresca.
E i RICORDI... i ricordi filtrano, come fasci di luce."
da "ANTIGUA, VITA MIA" di Marcela Serrano

venerdì 26 ottobre 2012

"NON LASCIARMI" di Kazuo Ishiguro

Ciao a Tutti!
Dopo tanti post in cui ho voluto condividere con voi i brani di questo libro che mi sono piaciuti di più, ecco maggiori informazioni sul libro "NON LASCIARMI" di Kazuo Ishiguro.

DESCRIZIONE (tratta dal sito www.ibs.it):
Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio (Hailsham), immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla più tenera età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e programmata da un'autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall'intimità più calda al distacco più violento. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole "donatore" e "assistente"? E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono così importanti? "Non lasciarmi" è prima di tutto una grande storia d'amore. È anche un romanzo politico e visionario, dove viene messa in scena un'utopia al rovescio che non vorremmo mai vedere realizzata. È uno di quei libri che agiscono sul lettore come lenti d'ingrandimento: facendogli percepire in modo intenso la fragilità e la finitezza di qualunque vita.

RECENSIONE (scritta da me ):
Intenso e struggente nella sua delicatezza sussurrata. 
Un libro che non può lasciare indifferenti e che, anche una volta chiuso, dopo aver letto l'ultima pagina, continua a rimanerti dentro, con i suoi interrogativi irrisolti. 
Affronta temi etici, controversi e terribili (che non voglio svelare, per non rovinare il piacere della lettura a chi ancora non l'ha letto e ha in programma di farlo). 
L'autore riesce a far riflettere, a turbare, a sconvolgere... Tutto questo, però, non avviene mai in modo plateale, con colpi di scena ad effetto. Tutto è sempre sussurrato, suggerito, lasciato intendere tra le righe. E forse per questo fa ancora più male; come la lama sottile e affilata di un coltello che sfregia la pelle: il sangue non esce subito, ma poi - dopo un po' - scorre copioso, fino a lasciare esanimi. 
Oltre a sollevare interrogativi etici è comunque anche un grande romanzo di amicizia e amore. A dimostrazione del fatto che la natura umana non può essere sovvertita o soffocata, perchè i sentimenti, le sensazioni più vere e profonde prima o poi si manifesteranno comunque... a dispetto di tutto, anche delle costrizioni più terribili. 
Altro spunto che mi ha offerto questo libro è come sia contraddittoriamente facile abituarsi o, ancor peggio, addirittura assuefarsi anche alle cose più spaventose ed insensate. A volte si finisce per trovarsi dentro a certi meccanismi che diventa impossibile ribellarsi e ci si fa quasi andar bene la situazione, per quanto assurda e ingiusta questa sia. Indignarsi, ribellarsi: possono diventare concetti privi di senso. Parlando per metafora: se non si vede più il mare per troppo tempo, ad un certo punto ci si abitua a galleggiare anche dentro una palude. E la palude finisce per diventare il mare, anche se non lo è. Finisce col risultare più tranquillo e rassicurante, anche se non si sta bene. Paradossale, ma tristemente vero.

venerdì 19 ottobre 2012

SARESTI PERFETTA PER ME... se non fossi tu


"- Saresti perfetta per me se non fossi tu -. Fece una risata e mi circondò con un braccio, mentre rimanevamo seduti l'uno accanto all'altra. Poi aggiunse: - Continuo a pensare a un fiume da qualche parte là fuori, con l'acqua che scorre velocissima. E quelle due persone nell'acqua, che cercano di tenersi strette, più che possono, ma alla fine devono desistere. La corrente è troppo forte. Devono mollare, separarsi. E' la stessa cosa per noi. E' un peccato, Kath, perché ci siamo amati per tutta la vita. Ma alla fine non possiamo rimanere insieme per sempre."
da "NON LASCIARMI" di Kazuo Ishiguro

sabato 6 ottobre 2012

ABBRACCIO INFINITO


"Poi mi resi conto che anche lui mi circondava con le braccia. Rimanemmo così, sulla sommità di quel campo, per quello che ci sembrò un tempo infinito, abbracciati senza dire una parola, mentre il vento non smetteva di soffiarci contro, e sembrava strapparci i vestiti di dosso; per un istante fu come se ci tenessimo stretti l'uno all'altra, perché quello era l'unico modo per non essere spazzati via nella notte."
da "NON LASCIARMI" di Kazuo Ishiguro

sabato 29 settembre 2012

PREPARSI UN DISCORSO


"All'inizio probabilmente fui piuttosto confusa, ma dopo un po', quando fui più sicura che mi avrebbe ascoltata fino alla fine, mi calmai e riuscii a spiegarmi meglio. Mi ero ripetuta per settimane e settimane quello che avrei dovuto dire. L'avevo ripassato durante quei lunghi viaggi in macchina, mentre sedevo a quei tavoli silenziosi delle stazioni di servizio. Mi era sembrato difficile allora, e alla fine avevo escogitato un piano: avrei memorizzato parola per parola alcuni punti chiave, poi mi sarei disegnata una mappa mentale di come sarei passata da un punto all'altro. Adesso però che lei si trovava di fronte, la maggior parte del discorso che mi ero preparata mi sembrava inutile o completamente sbagliata. (...) 
Ecco perchè d'un tratto tutte le cose che mi ero preparata nella testa sparirono, e io mi rivolsi a lei con onestà e semplicità."
da "NON LASCIARMI" di Kazuo Ishiguro
Nel corso della vita, prima o poi, capita a tutti di dover FARE UN DISCORSO 
Quanti tipi di discorso vi vengono in mente? ...mmm... vediamo...
- per un'interrogazione scolastica
- per fare una proposta di fidanzamento o matrimonio
- per sostenere in modo brillante un colloquio di lavoro
- per lasciare qualcuno (cercando di non ferirlo troppo o, al contrario, per buttargli addosso tutta la rabbia)
- per chiedere scusa
- per licenziare un dipendente/collaboratore
- per chiedere un favore o un prestito ad un parente/amico
- ... e poi?
Ditemi anche voi in quali tipologie di discorso vi siete imbattuti e come vi siete regolati nei vari casi... meglio prepararsi per benino, imparando "la parte" a memoria o "andare a braccio" improvvisando?
Personalmente, credo sia utile crearsi una "scaletta" con dei punti fermi, cioè dei punti imprescindibili, assolutamente necessari per far capire la propria idea, il proprio punto di vista. Ma poi un po' di improvvisazione non guasta!  
Spesso, infatti, quando ci si prepara un discorso, non si tiene conto che, prima o poi, il nostro interlocutore interverrà, ci interromperà, solleverà delle obiezioni, si arrabbierà, sarà sorpreso o triste o felice... insomma vorrà interagire e, a quel punto, tutto il nostro bel discorso non potrà più continuare nella sequenza prestabilita nella nostra testa, prenderà inevitabilmente strade nuove, diverse, che potrebbero sorprendere anche noi stessi... e, a volte, questo sovvertimento dell'ordine prestabilito potrebbe pure finire con il rivelarsi un bene.

lunedì 17 settembre 2012

SORRIDE, NEL SOLE...

"...anche se le sue battute non sono molto divertenti, ridiamo lo stesso. Solo Ruth, nel mezzo, a cavalluccio sul muro, è silenziosa. Continua ad avere un mezzo sorriso sulle labbra, ma si muove appena. Una brezza leggera le scompiglia i capelli, e l'abbagliante sole d'inverno la costringe a increspare gli occhi socchiudendo forte le palpebre, così non si è certi se stia sorridendo oppure, semplicemente, stia facendo delle smorfie nella luce."

da "NON LASCIARMI" di Kazuo Ishiguro

venerdì 7 settembre 2012

GIORNI SPENSIERATI


"...penso a quei giorni spensierati a correre dentro e fuori le stanze l'uno dell'altra, a quando il pomeriggio, languidamente, abbracciava la sera e poi la notte. Penso alla mia pila di vecchi giornali, le pagine increspate e incerte, come se fossero appartenute al mare. Penso al modo in cui li leggevo, sdraiata a pancia in giù sul prato nei caldi pomeriggi estivi, i capelli - che stavo facendo crescere - a impedirmi la visuale."
da "NON LASCIARMI" di Kazuo Ishiguro

giovedì 23 agosto 2012

RIFLESSI DI FELICITA'


"Ed egli sentì che in quell'attimo veramente il Sole era dentro il suo cuore.
Il mare mosso da un tremolio sempre uguale e continuo, rispecchiando la felicità diffusa del cielo pareva come frangerla di miriadi di sorrisi inestinguibili."
da "TRIONFO DELLA MORTE" di Gabriele D'Annunzio

venerdì 27 luglio 2012

MEMORY


Ciao a tutti!
Per "rinfrescare" la mente e alleggerire i pensieri in queste calde giornate estive, ecco per voi un simpatico giochino: il MEMORY!
ahhh!!! quanti ricordi!!! da piccola giocavo sempre a questo gioco con i miei amici e amiche! Mi tornano in mente i lunghi pomeriggi estivi, seduti tutti assieme in cameretta su un morbido tappeto o in giardino su una copertina leggera, con le tesserine del memory sparse qui e là (...e ce n'era sempre una contrassegnata con un puntino o un segnetto minuscolissimo, visibile solo alla proprietaria del gioco - cioè io!!! - eheheh!!!) in particolare ricordo il MEMORY ITALIA: le tessere avevano impresse le foto dei monumenti più belli d'Italia e dei "prodotti tipici italiani" (dolci, merletti, pietanze famose, fiori, ecc...).
Dopo questo rapido "ritorno al passato", vi lascio con un romantico memory "in pink" (per gentile concessione di Penelope dal suo splendido sito www.iltelaiodipenelope.it)
...scommetto che non riuscite a resistere senza fare almeno una partita! 

lunedì 16 luglio 2012

ISOLA DI RAB - CROAZIA

Ciao a Tutti/e!

Scusate la mia assenza, ma sono stata una settimana in vacanza in Croazia, all'ISOLA DI RAB.
Ciao a Tutti/e!
Per info e dettagli su questa meravigliosa isoletta, vi consiglio questo sito:
http://www.isoladirab.it/
E' stata una settimana di sole, mare, relax, passeggiate, vita all'aria aperta  un paradiso!
L' Isola di Rab e in generale tutta la Croazia mi danno un senso di libertà e spensieratezza. Lì, attraverso la naturale bellezza del paesaggio, è facile ritrovare un contatto più profondo con la natura e riscoprire dei ritmi di vita più "leggeri", all'insegna della serenità e spensieratezza.
Dopo pochi giorni mi sono resa conto di come, davvero, quando si è felici e in armonia con l'ambiente circostante, sia facile vivere con poco, di come tante cose con cui riempiamo le nostre vite siano davvero superflue. Lì ho avuto la precisa consapevolezza che molte cose materiali di cui sentiamo di aver assoluto bisogno nelle nostre vite stressate e frenetiche siano in realtà delle inutili zavorre che ci appesantiscono e ci schiacciano. Liberarcene è il primo passo per sentirsi più leggeri e liberi.
Vi lascio qualche immagine del mare, con le sue acque limpide e cristalline:


Come spesso accade per altre isole, anche all'isola di rab le spiaggette più suggestive sono raggiungibili via mare (bastano pochi minuti in barchetta da un'isoletta all'altra) o con una passeggiata attraverso le rigogliose pinete (piacevolissime anche per una ristoratrice siesta pomeridiana).
Il tramonto sul mare riesce sempre ad esercitare su di me il suo fascino irresistibile:


Dopocena o in caso di giornate piovose, è bello visitare anche il porticciolo e il centro di Rab, con le sue mura antiche, perdendosi nel dedalo di viette suggestive, piene di scale:

Peccato che le vacanze finiscano sempre troppo in fretta!

sabato 30 giugno 2012

BISOGNA PRENDERE I TRENI GIUSTI (...e scendere in tempo da quelli sbagliati!)


"I treni, oltre a contenere ogni sorta di essere umano, sono una metafora della vita. Allora, bisogna prendere i treni giusti (...) 
(...) bisogna prenderli i treni, mica perderli (...) 
E' meglio prendere un treno sbagliato, che perderne uno interessante (...) 
Perchè, metaforicamente parlando, uno fa sempre in tempo a scendere da un treno della vita sbagliato (...) 
Che son belli i treni, e ci incontri un sacco di persone interessanti, sui treni, anche se come metafora della vita non sono proprio perfetti, perchè nella vita, in fondo, sei più libero che sui treni e puoi scendere quando vuoi da un treno sbagliato. L'importante è accorgersene."
da "STRANI RISVOLTI QUOTIDIANI" di Mattia Toscani

sabato 23 giugno 2012

FANTASIA & CREATIVITA'

"La fantasia narrativa è la creatività che condisce di sapori esotici la vita quotidiana e trasforma i suoi piccoli episodi in epici accadimenti."


da "STRANI RISVOLTI QUOTIDIANI" di Mattia Toscani

lunedì 18 giugno 2012

LE PERSONE SONO PONTI

"Ricordo che mi disse:
- Le persone sono ponti. A volte vanno attraversati e pur attraversandoli magari sono solo un tramite che ti porta fino a qualcos'altro. Una strada, un burrone o il mare, chissà. Ma finchè non le attraversi, non lo saprai mai dove vogliono condurti. -"
da "INVISIBILE" di Valeria Iannozzi
(nell'immagine Ponte Giapponese di Claude Monet)

sabato 9 giugno 2012

...SHHH...


"Da quanto tempo siamo qui? Da quanto stiamo in silenzio? 
Solo il fruscio delle mie mani sul tuo corpo rompe l'immobilità della stanza. 
E' come se il tempo si fosse fermato, siamo sospesi nel nulla in questa camera d'albergo sconosciuta, bagnata dal primo sole di primavera. 
Immagino i tuoi occhi castani che si muovono appena dietro le palpebre abbassate ad inseguire pensieri e sensazioni, ma le mie mani restano immobili ad ascoltare ogni tuo movimento. E' così che comunichiamo, oggi. Le parole passano attraverso le mie dita. Il desiderio si trasmette pelle a pelle. 
"Shhhhhh". 
Da questo momento tacerò. Da questo momento parleranno le mie mani."
da "DIRE FARE L'AMORE" di Inachis Io

venerdì 1 giugno 2012

DILLO CON UN FIORE (2)


Buongiorno a tutti e buon inizio giugno!
...ecco la seconda parte del post precedente, dedicato al LINGUAGGIO DEI FIORI

CALLA bellezza e instabilità. In età vittoriana, epoca ispirata alla riservatezza e gelosia delle tradizioni, la “bibbia del linguaggio muto dei fiori” di Miss Corruthers elesse la calla come simbolo della raffinatezza e della nobiltà: il fiore divenne il regalo adatto a suggellare un’amicizia importante o una dichiarazione di stima.

CICLAMINO = Pianta appartenente alla famiglia delle primulacee, i fiori rappresentano amore senza pretese.

MARGHERITA = Pianta appartenente alla famiglia delle compositae. Un'usanza diffusa nel Medio Evo ci tramanda un preciso significato:"ci devo pensare", di qui anche il significato di "abbi pazienza". Nella tradizione cattolica significa "bontà d'animo".

TULIPANO = Il tulipano è un fiore originario della Turchia. Molto apprezzato nell'antichità da Turchi e Persiani, fu introdotto in Europa nel 1500 e divenne subito di gran moda in Olanda e in Inghilterra. I prezzi aumentarono al punto che solo i più ricchi potevano permetterseli e perciò il governo inglese dovette imporre un prezzo fisso per i bulbi. Nell'antica Persia simboleggiava l'amore puro e gli uomini usavano regalare tulipani per fare una dichiarazione d'amore alle loro donne. 
Il significato del fiore varia a seconda del colore:
ROSSO = dichiarazione d'amore - SCREZIATO= i tuoi occhi sono splendidi - GIALLO = amore disperato

ORCHIDEA = E' considerato da secoli un fiore afrodisiaco: elisir d'amore, pozioni magiche e ricette contro la sterilità venivano preparate con le radice o gli steli di Orchidea. Simboleggia dunque sensualità, ma anche lusso, fascino e ricercatezza.

EDERA = Rampicante molto conosciuto. 
Regalarne una piantina significa attaccamento verso la persona alla quale viene offerta.