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sabato 22 giugno 2013

"I MIEI SOGNI NEI TUOI": la mia recensione pubblicata su DONNAMODERNA :)

Ciao a Tutti e felice sabato di sole!
Ricordate che qualche post fa vi avevo raccontato che avevo vinto il libro "I MIEI SOGNI NEI TUOI" partecipando ad un contest di DONNAMODERNA?
Si, immagino: non potete ricordarvi proprio tutto! (soprattutto queste stupidaggini!) vi rinvio quindi al link del post in questione:
http://scrignisegretipassioni.blogspot.it/2013/04/concorso-donnamoderna-i-miei-sogni-nei.html

Beh, qualche giorno fa, il sito DONNAMODERNA ha pubblicato 6 recensioni a "I MIEI SOGNI NEI TUOI", tra cui anche la mia :) eccola:
La recensione di sandra13 (leggete anche le altre 5: sono tutte molto belle) 
ps: se vi piace, votatela e condividetela su facebook, twitter, ecc... grazie ^.^


lunedì 17 giugno 2013

DOVE CI PORTANO LE BUONE INTENZIONI?

"La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni."
da "MARINA" di Carlos Ruiz Zafon

Dove ci portano i buoni propositi e le buone intenzioni?
Vi è mai capitato di aver intrapreso qualcosa con le migliori intenzioni ma di essere poi rovinosamente precipitati in un terribile abisso? 
...a me vengono in mente certe storie d'amore sbagliate... partite, appunto, con le migliori intenzioni, ma degenerate rovinosamente, con conseguenze talvolta terribili e con strascichi negativi durati per molto (troppo!) tempo... o imprese lavorative fallimentari... o, ancora, racconti di diete troppo rigide che, a causa delle infinite rinunce, hanno prodotto l'effetto contrario a quello sperato...

venerdì 14 giugno 2013

CARPE DIEM

"Diceva sempre che gli esseri umani lasciavano scorrere la propria esistenza come se fossero destinati a vivere in eterno e che questa era la loro perdizione."
da "MARINA" di Carlos Ruiz Zafon

mercoledì 12 giugno 2013

ASSENZA e NOSTALGIA

"Il ricordo di Marina e delle impressionanti vicende che avevamo vissuto mi impediva di pensare, mangiare o sostenere una conversazione coerente. Era lei l'unica persona con cui potevo condividere la mia angoscia, e la necessità della sua presenza finì per tramutarsi in dolore fisico. Un dolore che mi straziava e che niente e nessuno poteva alleviare. Mi trasformai in una scialba figura che vagava per i corridoi. La mia ombra si confondeva con le pareti. I giorni cadevano come foglie morte. Speravo di ricevere un biglietto di Marina, un segno che desiderava rivedermi. Una semplice scusa per correre da lei e colmare la distanza che ci separava e che sembrava crescere ogni giorno di più. Quel segno non arrivò mai. Ammazzavo il tempo vagabondando per i luoghi in cui ero stato con Marina. Mi sedevo sulle panchine di Plaza Sarrià sperando di vederla passare..."
da "MARINA" di Carlos Ruiz Zafon