Ciao a Tutti!
Come completamento dei miei post precedenti (relativi a estratti dal libro "IL LUNEDI' ARRIVA SEMPRE DI DOMENICA POMERIGGIO"), riporto qui seguito alcune righe da me scritte nel lontano 2009, dopo essere stata alla presentazione del libro...
Oggi - 18/09/2009 - sono andata alla presentazione dell'ultimo libro di MASSIMO LOLLI... o, per dirla in un modo che fa più "intellettuale", ho partecipato ad un "incontro con l'autore".
La presentazione in questione si è svolta in un paese vicino al mio, in una Libreria Mondadori ed è durata poco più di un'ora. E' stato un diversivo molto piacevole: purtroppo non capita spesso di poter assistere a presentazioni così nelle librerie qui in zona. In genere le librerie, qui, sono poco più che negozi, in cui si entra, si compra e si esce (spesso senza nemmeno trovare consigli da chi ci lavora dentro e senza scambiare opinioni sui libri letti, anche se sarebbe davvero piacevole e interessante poterlo fare). Per l'occasione, in libreria hanno preparato anche le seggioline, tutte vicine, distribuite in varie file ...un po' come al cinema!
L'autore (che non avevo mai visto prima) si è rivelato simpatico e disponibile. Ha presentato il suo ultimo libro e ha risposto alle domande di un giornalista e a quelle del pubblico presente in sala. Si è creato un bel clima, confidenziale. LOLLI ha raccontato anche un po' della sua vita e di quello che di sé c'è nel protagonista del suo romanzo.
Ha preso spunto dalle tematiche del libro per parlare anche della situazione generale, della crisi. Mi ha colpito quando ha detto che, attualmente, il vero "soggetto sociale" sono i pensionati, ovvero persone di mezza età (non più giovani, ma nemmeno anziani) che, dopo aver lavorato tanti anni, sono riusciti a raggiungere un traguardo importante e, in un certo senso, a "mettersi al sicuro dalla crisi". Questa categoria di persone, infatti, se ha una pensione dignitosa, può garantirsi un tenore di vita costante e mediamente agiato, frequentare magari qualche corso in palestra o corsi culturali, dedicarsi a qualche hobby e condurre una vita di coppia felice, senza troppi pensieri, contando sul fatto di un'entrata di denaro sicura, anche se non particolarmente elevata. LOLLI, a ragione, osservava che, mentre in passato gli anziani (che qualche decennio fa si definivano "vecchi") erano rinchiusi in casa, ora invece sono ovunque: per strada, in palestra, nei circoli culturali, in vacanza in giro per il mondo, alle presentazioni dei libri (anche alla sua c'erano più persone over 50 che giovani). I giovani, invece, oggi sono smarriti nelle loro incertezze in ambito lavorativo e sentimentale.
Un altro punto su cui ha messo l'accento, è stato quello che ormai, tutti noi, siamo ossessionati dall'idea che "per essere all'altezza" serva specializzarsi in più cose possibili. Corsi di computer, di inglese, corsi per mantenersi in forma, perfezionarsi, essere sempre al passo con i tempi, con tutto! in una continua rincorsa alla "perfezione" in tutti gli ambiti della vita, per poter così trovare il lavoro migliore (che poi invece, magari, non otterremo mai), per garantirci il matrimonio perfetto (che poi, invece, finirà per naufragare dopo pochi anni), e via dicendo...
Ho trovato utile il suo modo di cercare di ironizzare anche sulle situazioni più tragiche, per affrontarle e (si spera) superarle.
Non ho ancora letto il suo libro, ma sono rimasta entusiasta della presentazione e, incuriosita, penso che lo acquisterò.
L'autore dice che a lui piacciono i finali realisti, con ottimismo. Forse proprio quello di cui abbiamo bisogno nella vita. Di rialzarci quando siamo sconfitti, rimboccarci le maniche e ricominciare, con ottimismo e fiducia (ma senza farci troppe illusioni che sia tutto facile o che qualcun altro risolva le cose per noi). Mi ha dato l'impressione di essere un tipo "concreto", di una concretezza positiva, non un intellettuale che vive in un suo mondo scollegato dalla realtà.
A distanza di 3 anni, posso dire che:
- il libro alla fine non l'ho acquistato ma mi è stato regalato da 3 amiche/colleghe :)
- con la crisi ancora in corso (e, anzi, ulteriormente peggiorata), mi sa che, purtroppo, neanche i pensionati hanno più molte certezze :(
Riporto alcuni cenni su "Il lunedì arriva sempre di domenica pomeriggio" e su Massimo Lolli, ricavati dal suo sito www.lolliwood.com
A Vicenza si fa sesso per cooptazione. Non è importante corteggiare, è importante accrescere la propria appetibilità sociale. E Andrea Bonin, manager di successo dei Tessuti Brustolon, è l’uomo più cooptato in città. Donne giovani, meno giovani, non più giovani, tutte cercano Bonin. Ma da tempo non si vede più in giro, pare che lavori a Milano. Eppure lui è a Vicenza, non a Milano, ma non si fa vedere. Sbuca di buon mattino dal suo palazzetto d’epoca nel centro storico , imposta curriculum, telefona a segretarie che non gli passano il capo, vaga per cimiteri, seduce giovani donne, raccatta attempate tardone. Ha perso il lavoro da più di un anno e non ne trova uno nuovo. Lui che era un figo è diventato uno sfigato, e non vuole che si sappia in giro. L’unica speranza è a diecimila kilometri da casa, a Shangai, dove ha un appuntamento con Mister Ma, top manager della Whang Corporation…
In diretta dalla realtà, narrato dalla viva voce del protagonista, Il lunedì arriva sempre di domenica pomeriggio è un romanzo crudo ed esilarante sul nostro tempo, dove invecchiare è una colpa, lavorare un privilegio, amare un lusso.
Massimo Lolli ha pubblicato Innamorasi di una milanese ( Archinto, 1995),Volevo solo dormirle addosso ( Limina, 1998) – da cui è stato tratto l’omonimo film per il cinema presentato al Festival di Venezia 2004 - , Io sono Tua (Piemme, 2003). Ha scritto la sceneggiatura di No Smoking Company - Globo d’Oro 2007 per il miglior cortometraggi. Ha compilato la voce manager per il Dizionario affettivo della lingua italiana ( Fandango, 2008).