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martedì 8 novembre 2011

L'OVVIETA' E LA MERAVIGLIA

Cosa cerchiamo davvero nella persona da amare? Quella con cui condividere gioie e dolori, il nostro tempo, un po' di noi stessi, la nostra vita intera?

Le risposte potrebbero essere molte, forse infinite... 
Cerchiamo amore nel senso più ampio del termine, ma anche amicizia, complicità, condivisione, intesa, sostegno, aiuto, comprensione, supporto... se ne potrebbe fare un elenco lunghissimo!

Una risposta molto originale a questo "interrogativo" mi viene offerta da alcune righe (a mio parere molto intense e significative) del romanzo "Col corpo capisco" di David Grossman in cui si parla del legame tra i due protagonisti (Shaul ed Elisheva):
"E ripete con un sorriso e un sussurro: eccomi. Ma l'uomo non pensa che quella ripetizione sia superflua, al contrario. Gonfia il petto per assorbire tutto ciò che è racchiuso in quella parola: eccomi, sono qui per te, così come sono veramente, sbucciami. E il suo volto dice si, il suo corpo dice si, il cuore, gli occhi, il respiro, tutto dice si. Per l'ennesiama volta lui pensa che pure le cose semplici e ovvie che Elisheva dice contengono un'eco di meraviglia. E' questo il punto, pensa Shaoul, ogni frase che lei pronuncia laggiù comprende entrambi questi elementi: l'ovvietà e la meraviglia".

Forse, appunto, quel qualcosa di speciale ed indefinibile che ci fa scegliere una persona ed amarla intensamente è il fatto di trovare in lei questi 2 aspetti opposti ma anche complementari: l'ovvietà e la meraviglia, le giuste dosi mescolate assieme di quotidianità e di inaspettato, di abitudine e sorpresa.

8 commenti:

  1. è una domanda difficile, come difficile (o forse è più giusto dire "sottile") la risposta... interessante, però! e ci vedo della verità.

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  2. @ pimpi86: ciao carissima! grazie del commento e ben ritrovata qui nel mio nuovo blog :)
    buona giornata, a presto!

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  3. Per esperienza personale, ti dico che hai assolutamente ragione. Mi sono innamorata di una persona completamente diversa da me, che non smette mai di sorprendermi, giorno dopo giorno. Una persona folle, sotto tutti i punti di vista. Al tempo stesso, però, ho sempre cercato in lui anche il caldo conforto della quotidianità, quel pizzico d'abitudine che ci fa trovare, come dico sempre, "il nostro caos nell'equilibrio": il caffè del sabato pomeriggio, la sigaretta condivisa, le passeggiate sul lungomare...Hai proprio ragione, Sandra. Ovvietà e meraviglia. è proprio così.

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  4. @ Bianca Rita: ciao carissima! grazie mille per essere passata di qua ed aver condiviso la tua esperienza :)
    auguro tutto il meglio al vostro amore ^.^

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  5. Bellissimo post...incredibilmente vero e infinito ciò che si legge dentro quell'ovvietà e la meraviglia.
    Magari tutti ci siamo meravigliati della persona che abbiamo scelta, forse diversa da come l'avevamo sempre immaginata eppure egualmente speciale

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  6. @ Nefer: già... è proprio così :)
    grazie per il commento e buon pomeriggio

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  7. Non può esistere vero innamoramento se non c'é meraviglia. Innamorarsi é un processo rivoluzionario. Ci innamoriamo delle persone nelle quali, consciamente o inconsciamente, vediamo una evoluzione della nostra personalità.Può, al contrario, non essere vero innamoramento se c'è solo ovvietà. Prima o poi diventerebbe stasi, monotonia, abbandono. Dell'altro. Per incantarsi ancora..

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  8. @ Niles: grazie mille per il tuo bel commento! :)

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