Ciao a Tutti,
oggi ho il piacere di presentarvi il romanzo "LA SIMMETRIA DEI DESIDERI" di Eshkol Nevo.
Ecco la mia recensione e le mie impressioni:
Attirata dal titolo - a mio parere meraviglioso - e dall'immagine di copertina (che evoca ricordi estivi e spensierati), mi sono lanciata alla scoperta di questo autore che è riuscito a conquistarmi per il suo stile e per il suo modo sottile di sviscerare la caleidoscopica versatilità dei sentimenti e delle relazioni interpersonali.
Questo romanzo è una sorta di inno all'amicizia vera, autentica, che riesce a resistere al tempo, agli inevitabili cambiamenti dovuti all'età, agli amori, agli impegni lavorativi, all'usura, alla noia.
I protagonisti sono 4 amici, tanto diversi quanto complementari e necessari l'uno all'altro per creare un tutt'uno armonico e completo.
Durante una partita di calcio dei mondiali - che stanno guardando tutti e 4 assieme in TV - uno di loro ha un'idea: scrivere ognuno su un foglietto i propri desideri per il futuro, custodire segretamente questi bigliettini e svelarne il contenuto ai mondiali successivi (cioè 4 anni dopo) e vedere se e come tali desideri si sono realizzati. Ognuno di loro racchiude nel suo bigliettino segreto un concentrato di sogni: la realizzazione di un amore, un successo lavorativo, l'affermazione della propria vera identità attraverso il concretizzarsi di una passione, la speranza in un mondo più giusto.
Sullo sfondo la complicata situazione israeliana li costringe a domandarsi quale sia il senso di quel perenne conflitto (se di senso si può parlare...), a considerarlo con spirito critico. Inevitabilmente la realtà esterna influisce anche sulle loro storie personali, sulle loro singole esistenze che talvolta si allontanano, altre volte si avvicinano, in una strana danza, in cui nulla è mai immobile.
Tutto scorre. Tutto fluisce. E alla fine, come in uno splendido giardino bahai, i desideri dei 4 amici confluiranno verso una "simmetrica" realizzazione.
Degni di nota anche gli "intermezzi filosofici" tratti dalla tesi di uno dei protagonisti: raccontano le "metamorfosi" di alcuni filosofi, ovvero i momenti in cui costoro cambiarono idea rispetto alle loro precedenti convinzioni.
Eshkol Nevo, giovane autore israeliano, è stato inevitabilmente paragonato a David Grossman per la capacità di raccontare il sottile rapporto tra vite individuali e storia collettiva.
Rispetto a Grossman, però, vedo in Nevo maggiore concretezza e dinamicità, meno intellettualismo.
Lo accomuna invece a Grossman la mirabile capacità introspettiva, la maestria di riuscire a condurre il lettore nelle profondità dell'animo dei personaggi.
...insomma è un libro che vi consiglio caldamente!
Nei prossimi post riporterò alcuni estratti dal libro, frasi che mi sono particolarmente piaciute e che ho sottolineato durante la lettura (anche se è un libro da cui è difficile decontestualizzare alcuni periodi perché ogni frase trova il suo senso più pieno solo all'interno dell'intero contesto, in un gioco continuo di rimandi e collegamenti).