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domenica 8 gennaio 2012

PILLOLA (di filosofia) CONTRO LA TIMIDEZZA E LA RASSEGNAZIONE

Con il finire della settimana, eccoci giunti all'ultima pillolina di filosofia (tratta sempre dal libro di Alain De Botton).
Allacciarsi le cinture. Perchè seguire i consigli di NIETZSCHE è un'avventura spericolata. Altro che praticare la moderazione. "Piacere e dispiacere", proclama, "sono talmente annodati insieme che chi vuole avere il più possibile dell'uno deve avere anche il più possibile dell'altro. Sta a noi la scelta: o il minor possibile dispiacere - assenza di dolore - oppure il maggior possibile dispiacere come prezzo da pagare per raggiungere gioie estreme". E' la filosofia del "chi non risica non rosica". Roba per gente forte (il Superuomo), che non teme nessuna passione, odio e brama di dominio.
NIETZSCHE fini' per essere apprezzato (o, meglio, frainteso) dall' "intellighenzia" nazista. Ma il suo messaggio, all'osso, è: non tutto ciò che ci fa sentire meglio è un bene, non tutto ciò che ci fa soffrire è per forza un male.

PERCHE' LEGGERLO:
Per dare una sferzata all'umore.

A CHI SERVE:
- Ai timidi, agli esitanti, ai rinunciatari.
- A chi non ne può più dello "stoicismo laico" e della "cristiana rassegnazione".

FRASI CHIAVE:
"Se deprimete l'umana capacità di soffrire, allora dovete deprimere e attenuare l'umana capacità di gioire."

In questo caso, la pillola in questione, sarà la NIETZSCHERIL (!!!) (leggere attentamente il foglietto illustrativo e le modalità d'uso) 
NIETZSCHERIL: fiale, bustine, compresse volumi da 100, 500, 1000 pagine
Indicazioni: Noia, catatonia, depressione, stati acuti di razionalità.
Posologia: Uomini: 2 bustine 3 volte al di'. Superuomini: 10 fiale 3 volte al di'.
Effetti collaterali: Incontinenza dell'ego. Narcisismo. Stati di ebbrezza e di sovraeccitazione. 

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