"Isabella gli ha preso la mano tra le sue e l'ha portata alla bocca. Mentre appoggia le labbra alla pelle sul palmo di Epic, i suoi occhi chiari sono fissi in quelli di lui. Epic ascolta la sua voce che gli sussurra che lo ha aspettato per tanto tempo e ha l'impressione di una carezza che si posi sul viso per farsi strada dentro di lui fino a toccargli il cuore e svolgerlo dal velo che l'ha ricoperto e stretto finora.
Si sente afferrato da qualcosa, come tirato fuori da se stesso. Tutto intorno non c'è nulla e di nuovo non ha occhi né mani, non ha più un corpo né un nome. Ora, finalmente, è libero."
da "IL GIARDINO ELETTRICO" di Simone Caltabellota
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