...gradite una fetta di torta?
...non smettere mai di credere nei tuoi sogni... apri anche tu il tuo "scrigno segreto" ...e fai volare la tua fantasia...
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domenica 30 giugno 2013
sabato 22 giugno 2013
"I MIEI SOGNI NEI TUOI": la mia recensione pubblicata su DONNAMODERNA :)
Ciao a Tutti e felice sabato di sole!
Ricordate che qualche post fa vi avevo raccontato che avevo vinto il libro "I MIEI SOGNI NEI TUOI" partecipando ad un contest di DONNAMODERNA?
Si, immagino: non potete ricordarvi proprio tutto! (soprattutto queste stupidaggini!) vi rinvio quindi al link del post in questione:
http://scrignisegretipassioni.blogspot.it/2013/04/concorso-donnamoderna-i-miei-sogni-nei.html
Beh, qualche giorno fa, il sito DONNAMODERNA ha pubblicato 6 recensioni a "I MIEI SOGNI NEI TUOI", tra cui anche la mia :) eccola:
La recensione di sandra13 (leggete anche le altre 5: sono tutte molto belle)
ps: se vi piace, votatela e condividetela su facebook, twitter, ecc... grazie ^.^
Ricordate che qualche post fa vi avevo raccontato che avevo vinto il libro "I MIEI SOGNI NEI TUOI" partecipando ad un contest di DONNAMODERNA?
Si, immagino: non potete ricordarvi proprio tutto! (soprattutto queste stupidaggini!) vi rinvio quindi al link del post in questione:
http://scrignisegretipassioni.blogspot.it/2013/04/concorso-donnamoderna-i-miei-sogni-nei.html
Beh, qualche giorno fa, il sito DONNAMODERNA ha pubblicato 6 recensioni a "I MIEI SOGNI NEI TUOI", tra cui anche la mia :) eccola:
La recensione di sandra13 (leggete anche le altre 5: sono tutte molto belle)
ps: se vi piace, votatela e condividetela su facebook, twitter, ecc... grazie ^.^
- In questo intenso romanzo ambientato in Libano, le protagoniste Dunia e Ferial raccontano attraverso la loro voce e i loro sogni le loro storie personali e quelle di altre donne (loro amiche, parenti, conoscenti).Un romanzo declinato al femminile che descrive la "femminilità" nel mondo arabo.Guerra, religione, superstizioni, violenza, amore, sentimenti e passioni si intrecciano in un vortice nella vita vera, nella quotidianità che, spesso, mette a dura prova le donne, combattute tra il desiderio di emancipazione e l'attaccamento ai valori della tradizione e al loro ruolo nella società come mogli, madri, amiche. Un "sentire" che per molti aspetti è decisamente lontano dal nostro occidentale; un modo di vivere le sensazioni che definirei "di pancia" per la sua intensità non mediata dai filtri della razionalità.Un sentire "viscerale" che poco ha a che fare con la mente e con il cuore, ma che si rifà a qualcosa di più profondo, un richiamo quasi ancestrale.Splendide le immagini evocate nei sogni delle protagoniste. Sogni notturni che, il più delle volte, altro non sono che la prosecuzione o la reinterpretazione delle storie realmente vissute di giorno. Storie e sogni che le donne sembrano scambiarsi e vivere vicendevolmente. A simboleggiare che la storia di ogni donna, seppur nella sua specificità e peculiarità, è la storia di tutte le donne, in una perenne ciclicità.sandra13
lunedì 17 giugno 2013
DOVE CI PORTANO LE BUONE INTENZIONI?
"La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni."
da "MARINA" di Carlos Ruiz Zafon
Dove ci portano i buoni propositi e le buone intenzioni?
Vi è mai capitato di aver intrapreso qualcosa con le migliori intenzioni ma di essere poi rovinosamente precipitati in un terribile abisso?
...a me vengono in mente certe storie d'amore sbagliate... partite, appunto, con le migliori intenzioni, ma degenerate rovinosamente, con conseguenze talvolta terribili e con strascichi negativi durati per molto (troppo!) tempo... o imprese lavorative fallimentari... o, ancora, racconti di diete troppo rigide che, a causa delle infinite rinunce, hanno prodotto l'effetto contrario a quello sperato...
venerdì 14 giugno 2013
CARPE DIEM
"Diceva sempre che gli esseri umani lasciavano scorrere la propria esistenza come se fossero destinati a vivere in eterno e che questa era la loro perdizione."
da "MARINA" di Carlos Ruiz Zafon
mercoledì 12 giugno 2013
ASSENZA e NOSTALGIA
"Il ricordo di Marina e delle impressionanti vicende che avevamo vissuto mi impediva di pensare, mangiare o sostenere una conversazione coerente. Era lei l'unica persona con cui potevo condividere la mia angoscia, e la necessità della sua presenza finì per tramutarsi in dolore fisico. Un dolore che mi straziava e che niente e nessuno poteva alleviare. Mi trasformai in una scialba figura che vagava per i corridoi. La mia ombra si confondeva con le pareti. I giorni cadevano come foglie morte. Speravo di ricevere un biglietto di Marina, un segno che desiderava rivedermi. Una semplice scusa per correre da lei e colmare la distanza che ci separava e che sembrava crescere ogni giorno di più. Quel segno non arrivò mai. Ammazzavo il tempo vagabondando per i luoghi in cui ero stato con Marina. Mi sedevo sulle panchine di Plaza Sarrià sperando di vederla passare..."
da "MARINA" di Carlos Ruiz Zafon
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