Ciao a Tutti! Collegandomi al mio post precedente, desidero darvi qualche informazione in più sul bellissimo libro "VENEZIA E' UN PESCE" di Tiziano Scarpa.
Il titolo è piuttosto curioso... la prima cosa che viene in mente (anche guardando la copertina) è il riferimento alla forma stessa di Venezia. Volendolo vedere in senso simbolico, però, possiamo aggiungerci anche un'altra valenza: Tiziano Scarpa, nato e cresciuto a Venezia, ritrae Venezia come un organismo primitivo e avvolgente, materno e misterioso, come ogni origine. Venezia è un pesce, "è dalla notte dei tempi che naviga". Come si può non vedere nell'immagine del pesce mitologico quella del mare, cioè dell'origine - materna per definizione?
Finchè non ci si approccia a questo libro, si può essere portati a pensare che di Venezia sia già stato detto praticamente tutto, da poeti, romanzieri, viaggiatori di tutto il mondo. Eppure l'autore riesce a mostrarci Venezia sotto una nuova luce.
Potremmo definire questo libro una "guida atipica", molto sui generis e anche molto innamorata. Non parla dei soliti itinerari, quanto piuttosto di esperienze "fisiche" ed "emotive" fatte a Venezia (o, forse, sarebbe meglio dire "fatte DI Venezia stessa") attraverso parti del corpo e sensazioni. Davvero originale!
Leggendo questa "guida" si possono provare peripezie sensitive e sentimentali che si vivono solo a Venezia; perchè Venezia, prima ancora che un'anomalia urbanistica, è un modo insolito di stare al mondo, è l'esistenza reinventata da cima a fondo.
Prendiamo ad es. il primo capitolo intitolato "PIEDI"... dice che a Venezia non bisogna seguire i cartelli con le varie indicazioni ("Alla ferrovia", "Per San Marco", ...), bensì girovagare a caso, senza fretta e senza meta... Bisogna imparare a vagare, a vagabondare, disorientarsi, bighellonare... Tutte indicazioni che predispongono subito in modo positivo, facendoci entrare in uno strano "mondo a parte", dove il traffico stradale è completamente inesistente, e di conseguenza anche buona parte dello stress e nervosismo ad esso connessi.
Scorrendo questo capitolo, si trovano queste indicazioni:
"Il primo e unico itinerario che ti suggerisco ha un nome. Si intitola: A caso. Sottotitolo: Senza meta. Venezia è piccola, puoi permetterti di perderti senza mai uscirne davvero. Male che ti vada, finirai sempre su un orlo, una riva davanti all'acqua. Non c'è nessun Minotauro in questo labirinto (...) SMARRIRSI è l'unico posto dove vale la pena di andare."
...prossimamente condividerò con voi qualche altro passaggio interessante...
Ciao Sandra!! Io amo Venezia ... non credo potrei mai viverci , ma trovo favolosa la possibilità che , vivendo poco lontano, poterci fare un salto appena ne ho voglia ...
RispondiEliminaHai mai provato l'esperienza del Ruyi? é una "caccia al tesoro" che ti da la possibilità di scoprire dei luoghi che da semplice turista non si avrebbe la possibilità di gustare ...
1 bacione enorme!
@ Michela: è proprio così! Venezia è un po' "scomoda", ma sicuramente chi ci vive riesce ad apprezzarne anche aspetti positivi (come ad es. prendere tutto con più calma, con meno stress e frenesia... non fosse altro che per il fatto che non ci sono automobili e quindi ci si sposta a piedi!)
EliminaNon conoscevo assolutamente il Ruyi! da quel che dici sembra molto interessante...
Grazie mille per il commento e buona serata!
io l'ho letto e lo consiglio vivamente!
RispondiElimina@ Giorgia: si, è un librettino bellissimo!!! da leggere e da regalare :)
EliminaFantastico, letto e amato! E' stato fantastico lasciarsi trasportare tra le calle di Venezia dalla scrittura di Tiziano Scarpa. Mi è stato regalato ed è stato come ricevere un biglietto andata e ritorno per Venezia. Bellissimo :)
RispondiElimina@ Jessica: bene, mi fa piacere che anche tu confermi che è un bel libro (da leggere e anche da ricevere come regalo) :)
Eliminagrazie per essere passata di qua, a presto!
Anch'io mi sono sempre sentita avventurosa e libera le poche volte che sono stata a Venezia, soprattutto
RispondiEliminaquando ero da sola! Lo metto subito nella lista dei desideri!
@ cristina: si, è molto interessante visitare Venezia anche da soli... così ci si può perdere nella sua magia e nei propri pensieri: girovagando a piedi, infatti, si può pensare molto di più! :)
Eliminaciao sandra....sono emmabi...passavo di qua e mi sono letta ancora una volta alcuni passaggi del bellissimo libro di tiziano scarpa.vedo che ti sei 2ingrandita"..mi fa piacere. un cara saluto alla tua regione, anche se a volte ho ancora la sensazione che tu sia della Campania...un saluto a tutti i tuoi lettori
RispondiElimina@ emmabi: grazie mille, carissima, per il tuo passaggio qui nel mio blog e per il tuo bel commento! :) è divertente la sensazione che hai avuto che io sia della Campania! a volte le sensazioni (o le idee che ci facciamo su qlcs) permangono anche dopo aver appreso che la realtà è diversa... un caro abbraccio
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