...e dopo i brevi estratti dei post precedenti da "IL COPERCHIO DEL MARE" di Banana Yoshimoto, ecco qualche informazione in più su questo libro che, come quasi tutti gli altri dell'autrice, ho apprezzato molto...
Ecco, in sintesi, la TRAMA:
Mari
si è appena laureata ed è tornata a vivere nel suo paese natale, dove
ha deciso di aprire un piccolo chiosco di granite. Quest'estate sua
madre ospita Hajime, la figlia di una cara amica, che sta attraversando
un periodo molto difficile a causa della morte della nonna. Mari non è
affatto entusiasta: è indaffarata col chiosco appena avviato e pensa di
non avere tempo per fare compagnia a una ragazza così piena di problemi.
Oltre a brutte cicatrici che le ricoprono il corpo, dopo la morte della
nonna Hajime si rifiuta di mangiare e di uscire di casa. Ciononostante
le due ragazze a poco a poco diventano amiche e Hajime inizia ad aiutare
Mari nel lavoro. Il resto del tempo lo trascorrono tra nuotate in mare,
passeggiate sulla spiaggia e lunghe chiacchierate, sempre sullo sfondo
di un incantevole paesaggio marino. E il mare sembra essere il vero
protagonista del romanzo, con i suoi misteri e le creature che si celano
negli abissi, una presenza costante e rassicurante nella vita di Mari, e
un balsamo per l'anima ferita di Hajime. Sul finire dell'estate, quando
l'acqua diventa di giorno in giorno più fredda e il vento sulla
spiaggia solleva i granelli di sabbia nella tiepida luce di settembre,
Hajime parte per fare ritorno a casa. Mari è molto triste, ma il ricordo
della loro amicizia l'aiuterà a superare anche la solitudine dei lunghi
mesi invernali. Forse non è riuscita a risolvere del tutto i problemi
dell'amica, ma sicuramente l'ha aiutata a guardare al futuro con
maggiore fiducia.
Ciò che mi piace particolarmente nei libri di Banana Yoshimoto è la CORRISPONDENZA TRA STATI D'ANIMO E PAESAGGI.
Mi affascinano le sue descrizioni del MARE che, anche in questo romanzo, emerge come indiscusso protagonista assieme alle 2 amiche.
Il suo modo di raccontare temi quali l'amore, l'amicizia, la morte
e la separazione da persone care è sempre delicato e poetico: con
semplicità e freschezza scava nell'animo dei personaggi, senza mai
essere troppo melensa, drammatica o tragica, nemmeno nelle situazioni
più tristi.
Infine, a mio parere, un altro filo rosso della sua prosa, è la SPERANZA.
Leggere i suoi libri riconforta, calma, perchè, sempre, fa intravvedere
la luce della speranza, la possibilità di una rinascita. Un messaggio
che mi carica di positività verso la vita.
Ho letto ed amato anch'io questo libro, la Yoshimoto è una delle scrittrici giapponesi che leggo con più piacere!
RispondiEliminaun abbraccio
@ Iulia Lampone: ciao! che bello ritrovarti! grazie per il commento! ...ora passo a curiosare un po' nel tuo blog...
EliminaBella recensione, mi hai fatto venir voglia di leggere qualcosa di nuovo di Banana Yoshimoto, di cui ho letto parecchio anni fa ma che ultimamente ho un po' trascurato! La sua scrittura delicata e profonda piace molto anche a me:-) Ciao!
RispondiElimina@ Lunablu: si, i suoi romanzi sono sempre una garanzia se ami questo "mood" :) un caro abbraccio, a presto!
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