Strana cosa la memoria.
Nel momento in cui mi trovavo realmente lì, non mi rendevo nemmeno conto del paesaggio. Non mi sembrava che avesse niente di particolare, e non immaginavo neanche lontanamente che diciott'anni dopo avrei potuto ricordarmelo fin nei minimi dettagli.
A dire la verità, in quel periodo non avrebbe potuto importarmene meno del paesaggio. Pensavo solo a me stesso, alla ragazza così bella che camminava al mio fianco, alla nostra storia, e poi ancora a me. Era un'età in cui qualunque cosa io potessi vedere, sentire, pensare, mi tornava sempre nelle mani come un boomerang. Per giunta ero innamorato... Non c'era nessuno spazio per accorgersi del paesaggio.
Eppure adesso la prima cosa che affiora nella mia mente è proprio quel prato tra le montagne. L'odore dell'erba, il vento che portava dentro di sè un gelo sottile, il profilo dei monti... Sono queste le cose che per prime mi si affacciano alla mente. Chiarissime. Talmente chiare che ho quasi l'impressione, se allungo la mano, di poterne seguire i contorni con le dita.
Ma in questo paesaggio non ci sono figure umane. Non c'è nessuno. Naoko non appare, io nemmeno. E mi chiedo dove siamo andati a finire noi due. Come è potuto succedere? Dove è andato a finire tutto quello che ci sembrava così prezioso (...)? Quello che mi resta è solo lo sfondo: un paesaggio senza figure."
da "NORWEGIAN WOOD" di Murakami Haruki
Questa foto mi ricorda il Trentino .... che meraviglia! :)
RispondiElimina@ teresa ferri: ci sei andata vicina: è una foto scattata a Sarentino (Alto Adige) :) paesaggi da favola: prati verdi e laghetti incantati...
RispondiEliminaQuanto è bello quel libro?!...quasi quasi mi fai venir voglia di rileggerlo:-)
RispondiElimina@ Lunablu: concordo! è davvero meraviglioso!
RispondiEliminagrazie per il commento e buona serata :)