Mi è piaciuta molto questa versione con la trasposizione della storia ai giorni nostri.
Così, con l'attualizzazione apportata, il VENTAGLIO (che è l'oggetto e il pretesto attorno a cui ruota tutta la vicenda), da normale ventaglio diventa un piccolo ventilatore portatile.
Analogamente, la metaforica "doccia fredda" (espressione che, in senso figurato, indica qualcosa che giunge all'improvviso e inaspettatamente a smorzare l'entusiasmo provocando un'amara delusione) diventa davvero un rivolo di acqua gelida che corre giù per la schiena.
Vi lascio alle parole del regista Damiano Michieletto, che ben descrivono l'attualizzazione di questa brillante commedia goldoniana e le sue intenzioni:
"Mi piace questo testo perché è una storia d´amore sospesa nel tempo e nello spazio: non è collocata da Goldoni in uno spazio preciso, e non ci sono elementi sociali che forzano i personaggi in una determinata cornice storica. Tutto questo mi affascina perché lascia libera l´immaginazione, degli interpreti prima e dello spettatore poi.
Mi piace perché dà la possibilità di lavorare con gli attori mettendo l´accento su una recitazione fisica, per inventare personaggi che invece nella scrittura sono ritratti molto rapidamente.
Mi piace perché è una scrittura basata esclusivamente sul ritmo, capace di sintetizzare queste maschere umane in un microcosmo di relazioni tutte legate assieme. […]Tutti vengono coinvolti nella vicenda del ventaglio, diventano violenti, accecati per amore, folli di gelosia, ridicoli nelle loro smanie, impugnano pistole e coltelli, si minacciano... e tutto per un niente, per un piccolo ventaglio che non vale neanche due lire. Ma in realtà si tratta dell´amore: l´amore non ha prezzo e per amore si sono sempre fatte le più immense follie..."
Damiano Michieletto
Qui un video (dello scorso anno) con alcuni estratti dello spettacolo:
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