"Mi sei venuto incontro senza sorridere. Tremavamo entrambi e non ci siamo nemmeno sfiorati. Siamo entrati nel primo bar e abbiamo aspettato che ci portassero un caffè prima di cominciare a parlare, tu guardavi le mie mani, io le tue, e a un certo punto ti ho toccato. E' così che è ricominciato tutto. Le parole, il desiderio, l'amore. Mi è bastato sfiorare le vene blu in rilievo sulla tua mano, stringere tra le dita il tuo polso e sentire quel battito denso, regolare. Molto tempo dopo, mi hai detto che mentre mi aspettavi, quel giorno a Roma, avevi scritto sul tuo taccuino questa frase: ci amiamo, malgrado tutto.
Malgrado tutto, a dispetto di tutto. E davvero forse l'amore è proprio questo. Qualcosa che va contro ogni logica, contro ogni convenienza, ogni riflessione, ogni senso, ogni buon senso. E' il pulsare rapido di una vena sotto le dita. Un tono di voce che nessun altro saprebbe interpretare."
da "STANZA 411" di Simona Vinci
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