Oggi voglio condividere con Voi la lettura del libro "NON ESISTE SAGGEZZA" di Gianrico Carofiglio.
Si tratta di una raccolta di racconti: una lettura piacevole, ma che non mi ha particolarmente entusiasmata...
Questa la mia RECENSIONE su ANOBII:
Questo libro di Carofiglio è una raccolta di racconti, già pubblicati altrove.
Sono racconti scollegati: ognuno di essi è a se stante, non seguono un filo conduttore o una logica consequenziale, quindi hanno il vantaggio di poter essere letti anche in modo discontinuo e "in ordine sparso" (cioè senza dover necessariamente seguire in modo ordinato la loro successione).
Sono ben scritti, in modo scorrevole e lineare; la lettura, quindi, risulta piacevole e distensiva.
Il libro, però, nel complesso non mi ha convinta del tutto: alcuni racconti - a mio parere - sono più riusciti, altri meno. Quelli meno riusciti, a lettura ultimata, lasciano davvero poco, quasi fossero meri esercizi di stile.
Sono racconti scollegati: ognuno di essi è a se stante, non seguono un filo conduttore o una logica consequenziale, quindi hanno il vantaggio di poter essere letti anche in modo discontinuo e "in ordine sparso" (cioè senza dover necessariamente seguire in modo ordinato la loro successione).
Sono ben scritti, in modo scorrevole e lineare; la lettura, quindi, risulta piacevole e distensiva.
Il libro, però, nel complesso non mi ha convinta del tutto: alcuni racconti - a mio parere - sono più riusciti, altri meno. Quelli meno riusciti, a lettura ultimata, lasciano davvero poco, quasi fossero meri esercizi di stile.
Un'altra cosa che non mi è tanto piaciuta è il ripetersi di analoghi concetti (utilizzando anche parole e frasi molto simili) in vari racconti: il concetto del "senso dell'umorismo", ad esempio, è ripetuto nel primo racconto e in quello del poliziotto. Analogamente, il luogo comune di stupirsi del fatto che un poliziotto legga e che sia acculturato, è ripetuto qui e là.
Inoltre, una cosa che mi ha infastidita, è stata che Carofiglio, nel racconto "Intervista a Tex Willer", abbia spiegato il concetto di "WILLING SUSPENSION OF DISBELIEF" (o, per dirlo in italiano, "sospensione dell'incredulità") del poeta Coleridge.
Mi spiego meglio: ben venga una citazione, se questa è "funzionale" al racconto, ma in questo caso Carofiglio si è proprio dilungato per una pagina a spiegare dettagliatamente questo concetto. Questo inutile sfoggio di erudizione l'ho trovato irritante... anche perché, sinceramente, era una cosa che già sapevo, anche solo per aver studiato un po' di letteratura inglese al liceo, quindi senza aver fatto studi particolarmente approfonditi sull'argomento. E non mi serviva che Carofiglio venisse a farmi la "lezioncina" mentre leggevo il suo libro! :)
Mi spiego meglio: ben venga una citazione, se questa è "funzionale" al racconto, ma in questo caso Carofiglio si è proprio dilungato per una pagina a spiegare dettagliatamente questo concetto. Questo inutile sfoggio di erudizione l'ho trovato irritante... anche perché, sinceramente, era una cosa che già sapevo, anche solo per aver studiato un po' di letteratura inglese al liceo, quindi senza aver fatto studi particolarmente approfonditi sull'argomento. E non mi serviva che Carofiglio venisse a farmi la "lezioncina" mentre leggevo il suo libro! :)
Ad ogni modo, i racconti che mi sono piaciuti di più sono: "Non esiste saggezza", "Il maestro di bastone", "Il paradosso del poliziotto", "La doppia vita di Natalia Blum". In questi, ho apprezzato la capacità di Carofiglio di cogliere delicate sfumature psicologiche dei personaggi e l'eleganza nel tratteggiare le storie, senza mai usare tratti troppo pesanti e marcati.
Comunque, pagina dopo pagina, proseguendo nella lettura, ho sottolineato diversi passaggi che mi sono piaciuti e che mi appresto a condividere con Voi nei miei prossimi post... a presto!
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