"Non esiste la cosa più naturale del mondo, le cose esistono come vuoi se le pensi e se le vuoi, allora le puoi guidare, altrimenti vanno per conto loro. (...) ma allora cos'è che guida il tutto? C'era qualcosa che guidava dal di fuori quella specie di enorme respiro che percepiva intorno?
(...) le vennero le lacrime agli occhi e chissà perchè ebbe l'immagine di un bambino che per mano alla mamma torna da una fiera di paese, la fiera è finita, è domenica sera e il bambino porta un palloncino pieno d'aria legato al polso, lo regge con fierezza come un trofeo e all'improvviso, ploff, il palloncino si sgonfia, qualcosa lo ha bucato (...) Le parve di essere quel bambino che all'improvviso si ritrovava con un palloncino floscio tra le mani, qualcuno glielo aveva rubato, ma no, il palloncino c'era ancora, gli avevano soltanto sottratto l'aria che c'era dentro.
Era dunque così, il TEMPO era aria e lei l'aveva lasciata esalare da un forellino minuscolo di cui non si era accorta? Ma dov'era il foro?, non riusciva a vederlo"
da "IL TEMPO INVECCHIA IN FRETTA" di Antonio Tabucchi
Quello della "guida" è un suggerimento positivo che non ci lascia mai ed appare essenziale di fronte ad ogni esperienza. Il guidare è sempre un parallelo, quando siamo noi a guidare i nostri passi, ma anche quando sono gli altri ad insegnarci che passi fare. La strada si riconosce solo dopo averla trascorsa. Ma a volte, nonostante tutto, noi inceppiamo negli inevitabili eventi imprevisti: "la fiera è finita" e "il palloncino si sgonfia, qualcosa lo ha bucato". E allora, in questa disarmonia orchestrale senza maestro, cos'è che guida il tutto o non sarebbe meglio chiamarci quindi libertà ?
RispondiElimina@ Laura ♥ Bleu~Vanille: proprio così... forse dovremmo provare a vivere in modo più "jazz" apprezzando anche la "disarmonia orchestrale", come la definisci tu... è lì che, probabilmente, si nasconde la libertà...
Eliminagrazie mille per il tuo prezioso commento :)