"Col senno di poi, ci si rende conto che la vita è davvero strana. Piena di coincidenze strampalate, quasi incredibili, di sviluppi tortuosi e inimmaginabili. Nel momento in cui le cose accadono, però, anche a osservare la situazione attentamente in ogni aspetto, nella maggior parte dei casi non ci si accorge che sta accadendo qualcosa di anomalo. Quello che vediamo, nella quotidianità ininterrotta, sono eventi del tutto ordinari che si svolgono in modo del tutto normale. E' possibile che questi eventi non abbiano alcuna logica. Ma per capire se qualcosa sia logico o no, occorre guardarlo a distanza di tempo. In ogni caso, in linea generale, a prescindere dalla coerenza dei fatti, a rivelare un qualche significato per lo più è il risultato finale. Il risultato è una realtà, visibile a tutti, ed esercita un'influenza. Le cause che hanno portato a quel risultato invece non sono facili da determinare. Ancora meno facile è metterci il dito sopra e mostrarle - guardate qui! Ovviamente delle cause ci sono sempre. Senza cause non c'è risultato. Come non si possono fare frittate senza rompere le uova."
da "L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE" (Libro Primo. Idee che affiorano) di Murakami Haruki
*scrigni*segreti*passioni*
...non smettere mai di credere nei tuoi sogni... apri anche tu il tuo "scrigno segreto" ...e fai volare la tua fantasia...
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lunedì 8 giugno 2020
venerdì 5 giugno 2020
LA VERA ME STESSA
"- Senti, ricordi che la prima volta che siamo usciti insieme mi hai fatto un ritratto a matita?
- Certo che lo ricordo.
- Ogni tanto lo tiro fuori e lo guardo. E' bellissimo. Ho l'impressione di guardare la vera me stessa.
- La vera te stessa?
- Si.
- Ma se ti guardi allo specchio ogni mattina!
- E' diverso, - mi spiegò Yuzu. - Quella che vedo allo specchio è soltanto una rifrazione che obbedisce a leggi fisiche."
da "L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE" (Libro Primo. Idee che affiorano) di Murakami Haruki
- Certo che lo ricordo.
- Ogni tanto lo tiro fuori e lo guardo. E' bellissimo. Ho l'impressione di guardare la vera me stessa.
- La vera te stessa?
- Si.
- Ma se ti guardi allo specchio ogni mattina!
- E' diverso, - mi spiegò Yuzu. - Quella che vedo allo specchio è soltanto una rifrazione che obbedisce a leggi fisiche."
da "L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE" (Libro Primo. Idee che affiorano) di Murakami Haruki
giovedì 4 giugno 2020
NUVOLE COME SPIRITI SMARRITI
"Nuvole basse restavano impigliate qua e là alle pendici dei monti intorno. Spinti dal vento, filamenti di cotone fluttuavano sulle creste come spiriti smarriti, venuti dal passato alla ricerca di ricordi perduti."
da "L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE" (Libro Primo. Idee che affiorano) di Murakami Haruki
da "L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE" (Libro Primo. Idee che affiorano) di Murakami Haruki
martedì 11 febbraio 2020
SCRITTURA e FOTOGRAFIA
"Certo, mi preoccupavo che scriverne potesse essere un errore. Scrivi qualcosa perché speri di dominarlo. Scrivi di determinate esperienze in parte per capire ciò che significano, in parte per non perderle nel tempo. Nell'oblio. Ma c'è sempre il rischio che accada l'opposto. Perdere il ricordo dell'esperienza in sé in cambio del ricordo dello scriverne. Come le persone il cui ricordo dei posti dove hanno viaggiato è in realtà solo il ricordo delle fotografie che vi hanno scattato. Alla fine, probabilmente, la scrittura e la fotografia distruggono più passato di quanto ne conservino."
da "L'AMICO FEDELE" di Sigrid Nunez
lunedì 2 dicembre 2019
PERSONAGGIO IMPROBABILE
"Arturo era stato a un passo da ogni cosa, questo il nodo intricato della sua esistenza. Vicino alla morte, vicino all'amore. E tutto aveva mancato, e tutto aveva sporcato.
Se a qualche scrittore fosse venuta la pazza idea di infilarlo in un romanzo, un essere umano così, il lettore avrebbe avuto il diritto sacrosanto di liquidarlo con due schiaffi immaginati. Inetto, pauroso, ingrato nei confronti di una vita che lo aspettava, mentre lui appositamente ritardava."
da "LE POCHE COSE CERTE" di Valentina Farinaccio
Se a qualche scrittore fosse venuta la pazza idea di infilarlo in un romanzo, un essere umano così, il lettore avrebbe avuto il diritto sacrosanto di liquidarlo con due schiaffi immaginati. Inetto, pauroso, ingrato nei confronti di una vita che lo aspettava, mentre lui appositamente ritardava."
da "LE POCHE COSE CERTE" di Valentina Farinaccio
domenica 24 novembre 2019
VITE CHE INVECCHIANO SENZA ESSERE VISSUTE
"Arturo si era convinto di potere una vita speciale, ma poi non muoveva passi, verso l'ignoto, per paura di una vita vera. Il risultato era una vita fasulla, come quella delle formiche inoperose. Arturo era un divano rimasto con la plastica addosso, messo in quelle stanze in cui non si entra per paura di sporcare, e di rovinare. Che certe vite, poi, invecchiano così: senza mai essere state usate."
da "LE POCHE COSE CERTE" di Valentina Farinaccio
da "LE POCHE COSE CERTE" di Valentina Farinaccio
mercoledì 6 novembre 2019
L'ATTESA
"E intanto il tram va, e si porta dentro tutta questa gente appesa: a una maniglia, per non cadere. Alla speranza, di arrivare in tempo. Che tanto se c'è una cosa che ci unisce, sempre, è l'attesa. E l'attesa è la stessa, uguale per tutti: di qualcosa di buono che verrà."
da "LE POCHE COSE CERTE" di Valentina Farinaccio
da "LE POCHE COSE CERTE" di Valentina Farinaccio
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