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venerdì 22 marzo 2013

RIFLESSI DI LUNA

...come promesso, ecco l'estratto di cui parlavo nel P.S. del post precedente... è un po' lungo, ma vale la pena soffermarsi a leggerlo, per apprezzarne pienamente la bellezza e la particolarità della descrizione...


"Quando aprii gli occhi, credetti di stare vedendo la continuazione del sogno. La stanza era fiocamente illuminata dalla luna. (...) 
C'era Naoko, seduta ai piedi del letto, che guardava fisso fuori dalla finestra.
Aveva le gambe piegate contro il petto e il mento poggiato sulle ginocchia (...) 
Naoko portava la stessa camicia da notte blu di prima e aveva i capelli tenuti fermi da un lato dal solito fermaglio a forma di farfalla, in modo che la sua bella fronte era illuminata chiaramente dalla luce della luna. (...) 
Naoko restava nella stessa posizione, completamente immobile. Sembrava proprio un piccolo animale attirato dalla luna. A causa dell'inclinazione della luce le sue labbra apparivano accentuate. La loro linea così fragile era agitata da un lieve tremito che sembrava in accordo col battito del suo cuore o con le vibrazioni della sua anima. Come se stesse bisbigliando parole senza suono rivolte al buio della notte. 
Avendo la gola completamente secca deglutii, ma nell'assoluto silenzio della notte il rumore della saliva inghiottita risuonò terribilmente amplificato. Al che Naoko, come se quel suono fosse stato una specie di segnale, si alzò rapidamente e, con un lieve fruscio di tessuto, venne a inginocchiarsi ai piedi del mio cuscino e mi guardò fisso negli occhi. Anch'io la guardai, ma i suoi occhi non trasmettevano nessun messaggio. (...) 
Allungai la mano cercando di toccarla, ma lei subito si ritrasse. Le sue labbra tremarono un po'. Poi Naoko sollevò le braccia e cominciò lentamente a sbottonarsi la camicia da notte. C'erano in tutto sette piccoli bottoni bianchi, e io stetti a guardare le sue belle dita sottili aprirli metodicamente uno dopo l'altro come in una continuazione del sogno. Quando ebbe finito, Naoko si sfilò la camicia facendosela scivolare dai fianchi, come un insetto che si libera delle spoglie, e rimase nuda. 
Sotto la camicia, non portava niente. Tutto quello che aveva addosso era il fermaglio a forma di farfalla. Dopo essersi spogliata, Naoko rimase a guardarmi sempre in ginocchio sul pavimento. Illuminata dalla morbida luce lunare, la sua carne aveva lo splendore e la fragilità di quella di una creatura appena nata. 
Quando si mosse - ma il suo era stato un movimento quasi impercettibile - la luce cambiò leggermente la sua posizione sul corpo di Naoko e le ombre sulla sua pelle mutarono di forma. Le dense ombre dei suoi seni rotondi, dei piccoli capezzoli, della cavità dell'ombelico, delle ossa e dei peli del pube mutarono tutte di forma come la superficie di un lago tranquillo è trasformata da una sola piccola onda."
da "NORWEGIAN WOOD" di Murakami Haruki

venerdì 15 marzo 2013

"NORWEGIAN WOOD" di Murakami Haruki

Ciao a Tutti!
Se per caso, leggendo i miei post precedenti, vi fosse venuta voglia di leggere "NORWEGIAN WOOD", ecco qui di seguito una breve descrizione tratta dal sito www.ibs.it (mio fedele e inseparabile alleato per consultare rapidamente descrizioni e commenti per tutti i libri che mi passano per la testa! ).

DESCRIZIONE:
"Uno dei più clamorosi successi letterari giapponesi di tutti i tempi è anche il libro più intimo, introspettivo di Murakami, che qui si stacca dalle atmosfere oniriche e surreali che lo hanno reso famoso, per esplorare il mondo in ombra dei sentimenti e della solitudine. Norwegian Wood è anche un grande romanzo sull'adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli "altri" per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi. Come il giovane Holden, Watanabe è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un'istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Watanabe non può fare altro che decidere. O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui." (tratto da www.ibs.it)


Riporto qui di seguito anche la mia personale RECENSIONE a questo splendido libro che tanto ho amato mentre lo leggevo e che ha di certo lasciato il segno posizionandosi tra i miei preferiti 

RECENSIONE:
Questo è il secondo libro che leggo di Murakami Haruki, dopo "After Dark". 
Devo dire che è molto diverso da "After Dark". 
E' lontano dalle atmosfere oniriche e surreali di "After Dark". 
In "Norwegian Wood" è dato ampio spazio a riflessioni sul sentimento della NOSTALGIA per un passato perduto, che non ritorna... nostalgia per gli anni della giovinezza in cui le sensazioni vengono tutte un po' "amplificate" (questo accade ad es. per l'amore, per i grandi ideali politici...). 
Ci sono splendide descrizioni di stati d'animo e sensazioni, ma anche di paesaggi, sempre comunque finalizzati a raccontare un tipo di "sentire" che, a mio parere, è difficile ritrovare nei romanzi di scrittori "occidentali". 
Pagine fatte di parole delicate, da sfogliare come petali di un piccolo fiore fragile, da proteggere, da tenere nel cuore. 
ps: di incredibile e raffinato estetismo la descrizione di Naoko quando si toglie la camicia da notte blu, nella notte, nel buio della stanza, di fronte a Watanabe: da notare particolarmente il "ruolo" svolto dalla luce lunare che illumina il suo corpo nudo, accarezzandolo...

sabato 9 marzo 2013

DORMIRE DENTRO IL TEMPO

" - Hai aspettato molto?

- Non è stato grave. Se c'è una cosa che non mi manca è il tempo.
- Davvero ne hai tanto?
- Tanto che mi piacerebbe dartene un po', e farti dormire lì dentro."
da "NORWEGIAN WOOD" di Murakami Haruki

lunedì 4 marzo 2013

LA VITA E' UNA SCATOLA DI BISCOTTI

"La vita è una scatola di biscotti. (...)
- Hai presente quelle scatole di latta con i biscotti assortiti? Ci sono sempre quelli che ti piacciono e quelli che no. Quando cominci a prendere subito tutti quelli buoni, poi rimangono solo quelli che non ti piacciono. E' quello che penso sempre io nei momenti di crisi. Meglio che mi tolgo questi cattivi di mezzo, poi tutto andrà bene."
da "NORWEGIAN WOOD" di Murakami Haruki